La dodicesima edizione della Biennale Mediacity di Seoul (SMB12) annuncia il titolo, l’identità, l’elenco iniziale degli artisti, le date e i nuovi membri del team.
Intitolata THIS TOO, IS A MAP (Anche questa è una mappa), la Biennale sarà aperta al pubblico presso il Seoul Museum of Art e in diverse altre sedi in tutta la città di Seoul dal 21 settembre al 19 novembre 2023. Il 20 settembre si terrà una giornata di anteprima per la stampa e i professionisti.
THIS TOO, IS A MAP presenta opere, progetti e programmi di artisti provenienti da tutto il mondo, molti in mostra a Seoul per la prima volta e molti con nuove commissioni. L’elenco iniziale dei partecipanti comprende Agustina Woodgate, Animali Domestici, Anna Maria Maiolino, Bo Wang, Chan Sook Choi, Femke Herregraven, Francois Knoetze, Fyerool Darma, Guido Yannitto, ikkibawiKrrr, Jaye Rhee, Jesse Chun, Kent Chan, Mercedes Azpilicueta, Sanou Oumar, Sasha Litvintseva e Beny Wagner, Shen Xin, Torkwase Dyson e Ximena Garrido-Lecca. L’elenco definitivo dei partecipanti alle mostre, al programma e alla pubblicazione sarà noto nel mese di maggio 2023.
Sviluppato per immaginare l’estetica globale del non-territoriale, da spostamenti e sostituzioni fisici e culturali, a infrastrutture e media “invisibili”, a solidarietà co-situate, il progetto si focalizza su concetti alternativi di mediazione e relazione attraverso diaspore ed ecologie sociali che risiedono fuori dai confini. Questo fa riferimento alle relazioni globali che si svolgono all’interno di Seoul e nei suoi dintorni industriali, e alle posizioni e ai riferimenti di coloro che sono stati spostati anche più volte, volontariamente o meno, sia all’interno che all’esterno della città e dello Stato. La Biennale mira a riflettere su come operano le reti oggi, quando spesso non si può tornare “indietro”, e in una dinamica in cui gran parte di ciò che controlla la vita quotidiana avviene al di fuori della territorializzazione. A tal fine, esamina i sistemi imposti o creati al di fuori dei confini nazionali, comprese le solidarietà transnazionali, gli impegni “sotterranei”, la mappatura codificata di dati e infrastrutture, nonché quelli della comunicazione artistica e politica. Il progetto si oppone al senso di chiarezza razionale apparentemente offerto dalla mappa cartografica e guarda alla necessità di astrazioni e di linguaggio nascosto e volutamente oscurato.
Oltre al direttore artistico Rachael Rakes, il team di SMB 12 comprende la curatrice associata Sofía Dourron, il direttore del progetto Biennale Kwon Jin di SeMA, gli assistenti curatori Hanul Cho, Lee Hyewon, Miji Lee, Moon-seok Yi, Sinae Park e i coordinatori Jiyoung Song e Jooyoung Oh.
A complemento delle idee e del lavoro del progetto, l’identità visiva di SMB12 è stata realizzata da So-Hyun Bae, una graphic designer residente a Berlino. Come consulenti del programma sono state invitate le curatrici indipendenti Annie Jael Kwan e Ong Jo-Lene.
Prima delle date di apertura, i progetti e i programmi selezionati saranno presentati nell’ambito della Seoul Art Week per la Biennale Mediacity di Seoul, in coincidenza con le fiere d’arte Kiaf e Frieze Seoul a partire dal 6 settembre 2023.
Ospitata dal Seoul Museum of Art, la Biennale Mediacity di Seoul opera dal 2000 come iniziativa del governo metropolitano di Seoul, che si è guadagnato il riconoscimento internazionale per il suo impegno sperimentale con la contemporaneità e i cambiamenti dei media nella città e per aver ridefinito cosa i media sono e cosa possono essere. La Biennale ha presentato esperienze concettuali con e sui media a partire dalla sua mostra precursore SEOUL in MEDIA, che ha presentato undici edizioni, ciascuna incarnando idee e attività diverse che risuonano con il periodo rispettivo.