Una grande mostra che riunisce oltre 100 lavori che mostrano l’impatto dei computer e delle tecnologie Internet sugli artisti dalla metà degli anni Sessanta al giorno d’oggi.
Il titolo della mostra è preso da un termine coniato nel 1974 dal videoartista Sud Coreano Nam June Paik, che preconizzò la potenzialità delle connessioni globali per mezzo delle tecnologie. Organizzata con un ordine cronologico inverso, Electronic Superhighway comincia con i lavori creati con l’arrivo del nuovo millennio e si conclude con Experiments in Art and Technology (E.A.T), un movimento artistico iconico che si verificò nel 1966. I momenti chiavi della storia dell’arte e di Internet, emergono mano a mano che la mostra procede indietro nel tempo.
La collettiva mette in mostra lavori multimediali nuovi e visti molto raramente, insieme a film, pitture, sculture, fotografie e disegni. Da Cory Arcangel, Jeremy Bailey, James Bridle, Constant Dullaart e Oliver Laric, a Roy Ascott, Judith Barry, Lynn Hershman Leeson e Ulla Wiggen, sono in mostra oltre 70 artisti in oltre 50 anni.Una lista di eventi connessi alla mostra: http://www.whitechapelgallery.org/event-type/electronicsuperhighway-events/
Una lista di 10 lavori presi dalla mostra e selezionati dal curatore Omar Kholeif: http://www.whitechapelgallery.org/about/blog/top-10-electronic-superhighway/
In accompagnamento alla grande mostra alla Whitechapel Gallery, il catalogo esplora l’impatto dei computer e delle tecnologie di rete sugli artisti dalla metà degli anni Sessanta al contemporaneo.
Partendo dagli artisti americani Robert Rauschenberg e Robert Whitman del movimento Experiments in Art and Technology (E.A.T.) del 1966 con gli ingegneri dei Bell Laboratories (autori del primo esperimento di rete che unì due computer nel 1965), e includendo nuovi lavori multimediali, film, quadri, sculture, fotografie e disegni, questa pubblicazione racconta la storia di una cultura visiva interconnessa segnata da fortissimi cambiamenti sociali e politici.
Illustrato a colori, include saggi del curatore Omar Kholeif, di Ed Halter (Direttore presso il Light Industry, New York) e di Erika Balsom (Senior Lecturer al Kings College di Londra); conversazioni tra i pionieri della video arte Judith Barry e Sarah Perks (Artistic Director: Visual Art presso HOME, Manchester), e tra il musicista e media artist Dragan Espenschied e Heather Corcoran (Executive Director di Rhizome); nonchè interviste agli artisti Ulla Wiggen e Jonas Lund di Séamus McCormack (Assistant Curator di Whitechapel). Il catalogo include infine una serie di interventi artistici a cura di Douglas Coupland.
La lista completa degli artisti:
Jacob Appelbaum / Cory Arcangel / Roy Ascott / Jeremy Bailey / Judith Barry / Wafaa Bilal / Zach Blas / Olaf Breuning / James Bridle / Heath Bunting / Bureau of Inverse / Technology (B.I.T.) / Antoine Catala / Aristarkh Chernyshev / Petra Cortright / Vuk Ćosić / Douglas Coupland / CTG (Computer Technique Group) / Cybernetic Serendipity / Aleksandra Domanović / Constant Dullaart / Experiments in Art and Technology (E.A.T.) / Harun Farocki / Joana Hadjithomas and Khalil Joreige / Celia Hempton / Camille Henrot / Gary Hill / Ann Hirsch / Nancy Holt and Richard Serra / JODI / Eduardo Kac / Allan Kaprow / Hiroshi Kawano / Mahmoud Khaled / Oliver Laric / Jan Robert Leegte / Lynn Hershman Leeson / Olia Lialina /Tony Longson / Rafael Lozano-Hemmer / Jonas Lund / Jill Magid / Eva and Franco Mattes / Model Court / Vera Molnar / Mouchette (Martine Neddam) / Manfred Mohr / Jayson Musson / Frieder Nake / Joshua Nathanson / Katja Novitskova / Mendi + Keith Obadike / Albert Oehlen / Trevor Paglen / Nam June Paik / Jon Rafman / Evan Roth / Thomas Ruff / Alex Ruthner / Jacolby Satterwhite / Lillian F. Schwartz / Peter Sedgley / Taryn Simon / Frances Stark / Hito Steyerl / Sturtevant / Martine Syms / Thomson and Craighead / Ryan Trecartin / Amalia Ulman / Stan VanDerBeek / Steina and Woody Vasulka / Addie Wagenknecht / Lawrence Weiner / Ulla Wiggen / The Yes Men / YOUNG-HAE CHANG HEAVY INDUSTRIES