Nella Palermo degli anni ’90, tra contraddizioni e forze rinnovatrici ci fù un discreto fermento ma, alla soglia del terzo millennio, è venuta a mancare la stretta finale che desse forma e stabilizzasse tutto quello che in ambito culturale si era risvegliato dopo decenni di ‘oscurità’. In parte questo è da addebitare alle vicende politico-amministrative locali ed in parte ad un improvviso deficit energetico da parte di chi ne aveva spese parecchie sino a quel momento.
Oggi, anche se lentamente, la città si sta risvegliando e si sta confrontando con una serie di proposte culturali istituzionali e non che, seppure di un certo valore, faticano a mostrare una linea coerente di sviluppo. Il che non aiuta certo a colmare un gap culturale piuttosto grave che rischia di tenere Palermo e la Sicilia in un pericoloso isolamento. In questo clima siamo tuttavia piacevolmente sorpresi da una nuova iniziativa che sembra sorgere su presupposti e dinamiche completamente originali e senza alcun sostegno istituzionale: XS[nosa], la sedicente Galleria d’Arti itinerante… ne abbiamo parlato con una coordinatrice del progetto, Claudia Moriniello
Domenico Sciajno: Come è nato XS[nosa] e perchè si considera ‘itinerante’?
Claudia Moriniello: Xs nosa nasce a palermo dal desiderio di vivere spazi e momenti interamente dedicati alla musica e alle immagini e dalla voglia di stimolare un po’ gli animi vivaci ma assopiti del territorio. XS [n.o.s.a.] è un contenitore che presenta tre distinti programmi, di cui due a cadenza bimesile (QUADROPHENIA ed ElettroVisioni) ed uno estemporaneo (Doves Day). [nosa] sta per not only sonic acts, nell’intento di sottolineare che il suono è il fulcro di questo contenitore all’interno del quale eventi sonori, visuals, installazioni e live performances esplorano il suo rapporto con le altre arti. É un progetto itinerante perchè non abbiamo una sede abbastanza grande da ospitare il numero di persone interessate a partecipare, quindi veniamo di volta in volta ospitati da altre gallerie, enti o associazioni con sedi adeguate.
![]() |
.
Le opere diffuse in QUADROPHENIA, ad esempio, vanno da lavori inediti, specialmente concepiti per sistema multicanale, fino alle opere storiche dei pionieri della musica elettronica contemporanea. Si tratta di opere acustiche e musicali realizzate con l’ausilio di apparecchiature elettroniche e diffuse attraverso un impianto quadrifonico per consentire una totale immersione nel suono ed una sua ideale spazializzazione. ELETTROVISIONI esplora invece la sinestesia tra suono ed immagine attraverso la proiezione di films, video, documentari e ‘making of’. Così nella stessa serata accanto al lavoro di cineasti storici puoi assistere alla proiezione di recenti sperimentazioni elettroniche e digitali di artisti non ancora conosciuti ma interessanti italiani o stranieri, accanto al documentario. I DOVES DAY sono giorni e spazi autogestiti offerti agli artisti in tour di passaggio a Palermo. Il primo DOVES DAY ha avuto come ospite il sound artist Marc Behrens (www.mbehrens.com) che essendo in tour in Italia, ha approfittato e fatto una capatina da noi, godendosi così la città ed esibendosi il 5 marzo in XS nosa.
Domenico Sciajno: Sia per gli incontri di solo ascolto che per quelli in cui vengono presentati lavori audiovisivi non vengono comunicate in anticipo le play list, perchè?
Claudia Moriniello: La scelta di non comunicare in anticipo ciò che si ascolterà o vedrà è funzionale al nostro intento. Voglamo indurre l’ospite ad una pura fruizione senza nessun tipo d’influenza così da generare una curiosità spontanea e, si spera, un altrettanto spontaneo approfondimento. L’auspicato percorso è questo: ascolto o vedo qualcosa che non conosco, mi piace, voglio conoscerlo e quindi mi informo e approfondisco. Talvolta sono pillole di input organizzate in un assetto che si potrebbe definire ipertestuale: oggi ascolti o vedi un frammento di qualcosa che, forse, in uno dei prossimi incontri, vedrai nella sua versione totale. Così l’apparente disordinata coesistenza di elementi non settorializzati è in realtà una studiata e pensata organizzazione che si muove lungo un unico filo conduttore che è quello della interazione tra suono e imagine.
![]() |
.
In QUADROPHENIA ad esempio, vorremmo che l’attenzione si focalizzasse sulla pura azione di ascolto senza essere influenzati da chi o cosa si ascolta. L’obiettivo è quello di creare un momento di totale estraneazione dall’esterno e, quindi,approfondire il rapporto tra ciò che fisicamente il nostro apparato uditivo percepisce e ciò che sentiamo a livello di emozioni e sensazioni e quindi interpretare il suono in maniera assolutamente intima e personale. Lo stesso ovviamente vale per gli incontri ELETTROVISIONI. Pura fruizione ed intima e libera interpretazione. Insomma le forzature di ogni sorta sono bandite. L’unica cosa è che sei obbligato a fare è quella di spegnere il cellulare… All’interno degli spazi comunque, dislocate in diversi punti (ma pochi) si trovano le playlists di ciò che viene diffuso o roiettato.
Domenico Sciajno: Esiste un target specifico? chi sono i fruitori?
Claudia Moriniello: Ddirei proprio che non esiste un target preciso, per fortuna. XS [n.o.s.a.] è aperta a chiunque basta “prenotare”. Abbiamo avuto una buona risposta e insieme si sono ritrovati studenti di accademie e conservatori, musicisti, compositori, curatori e semplici curiosi. In poche parole gente! Abbiamo cercato di ricreare l’ ambiente ottimale per la nostra idea di fruizione. Niente poltrone, niente orpelli, niente di niente se non un impianto quadrifonico in una stanza completamente vuota quasi buia, uno schermo quando necessario e un videoproiettore. Unica nota di colore I cuscini a terra sui quali i ragazzi si sono seduti e distesi, ma se volete le foto di tutto questo sono sul nostro sito.