st_age cerca un nuovo linguaggio che ci aiuti a reinventare il mondo che ci circonda, e a rimanerne nuovamente incantati. st_age vuole riflettere su come potremmo abitare il mondo in un modo diverso, che sia consapevole e responsabile, ma anche trasformativo e intenzionale. st_age è spinto dal desiderio di costruire dei mondi più che umani e generare ecosistemi sociali e politici stimolanti attraverso un discorso che pone al centro le controstrategie femministe e le letture subalterne, ascoltando, discutendo e prendendosi cura degli altri.
All’inizio del primo lockdown dovuto al COVID-19, nei primi mesi del 2020, TBA21 ha creato un fondo di emergenza per aiutare gli artisti a mantenere le loro pratiche creative al fine di mitigare la perdita che sarebbe inevitabilmente risultata dalla cancellazione o dal rinvio a tempo indeterminato di gran parte della programmazione culturale internazionale. L’impatto dell’isolamento ha inviato onde d’urto che si fanno ancora sentire in tutto il mondo. Abbiamo deciso di creare un programma che permetta agli artisti di covare nuove idee o terminare progetti fermati a causa della pandemia. Il risultato di questo gesto filantropico è st_age, una piattaforma di produzione e uno spazio digitale che mette in mostra queste nuove opere. Un ampio programma pubblico contestualizza queste narrazioni, tra cui conferenze con l’artista, podcast e gruppi di ricerca per studenti e studiosi che desiderano immergersi nel materiale di partenza della ricerca artistica. Inoltre, una serie di backst_age esplora la rilevanza dei temi che si svolgono in ogni episodio.
Season 02 comprende pratiche che si addentrano nei resti dell’erudizione botanica e della stregoneria medievale, che ancora oggi sfidano la farmacologia patriarcale (Diana Policarpo) o in una forma animistica di previsione del tempo, che ha accompagnato pastori e agricoltori per millenni (Asunción Molinos Gordo). Il recupero dei saperi ancestrali è al centro di questa seconda stagione di st_age. Così come la rivendicazione di saggezze e voci, come quelle messe a tacere da secoli di sottomissione coloniale; o quelle sommerse nell’Atlantico, che ci guidano attraverso un viaggio spirituale di guarigione nelle vesti di una dea marina (Courtney Desiree Morris). In questa stagione, gli artisti offrono una serie di rimedi per la terra attraverso processi rigenerativi che mirano ad alleviare lo scempio compiuto dai fantasmi e dai mostri dell’Antropocene, e purificano l’aria, il suolo, le rovine e l’oceano.
Questi progetti sono stati sviluppati in collaborazione con organizzazioni e istituzioni indipendenti di tutto il mondo.