La mostra Radical Software. The Raindance Foundation, for Media Ecology and Video Art presenta video e installazioni prodotte dal gruppo avanguardista di artisti e pensatori americani degli anni ‘70, che hanno manipolato le tecnologie di comunicazione a basso costo allo scopo di utilizzare i media in modo più ecologico.
La Raindance Corporation è nata nel 1969 come gruppo di registi e think tank nel campo dei media. Nel 1971 è stata ribattezzata Raindance Foundation. Raindance ha sfidato il monopolio dell’industria delle trasmissioni commerciali coltivando l’uso artistico dei video nell’ambito delle culture alternative.
Nel contesto della controcultura americana del ‘68 e ispirato alle idee di Marshall McLuhan, Buckminster Fuller e Gregory Bateson, il lavoro dei membri di Raindance ha messo alla prova il potenziale socio-critico, di partecipazione e di emancipazione di un nuovo mezzo: i video a basso costo.
L’esposizione presenta video e installazioni tra cui quelle di Frank Gillette, Beryl Korot, Ira Schneider, Michael Shamberg e dei membri onorari Davidson Gigliotti e Paul Ryan. Le opere provengono dai vasti archivi video della collezione dello ZKM Centre for Art and Media, che a sua volta fa riferimento alla collezione di video della Raindance Foundation e agli archivi di Ira Schneider e Paul Ryan. Oltre a video e installazioni pressoché inediti, l’esposizione comprende materiali d’archivio e la rivista “Radical Software”, pubblicata da Raindance tra il 1970 e il 1974.
Come parte della mostra, lo ZKM presenterà il Raindance: Research and Development in Video Art and Media Ecology Symposium sabato 1 luglio 2017 (dalle 10:00 alle 18:00, presso lo ZKM_Lecture Hall), che includerà un fruttuoso dialogo tra gli ex membri della Fondazione Raindance e i teorici e gli studiosi dei media.