Solomon R. Guggenheim Museum - New York
04 / 05 / 2018 – 21 / 10 / 2018

Il Solomon R. Guggenheim Museum presenta One Hand Clapping, una mostra collettiva con le ultime opere di Cao Fei, Duan Jianyu, Lin Yilin, Wong Pinge Samson Young. Questi cinque artisti riflettono sui modi in cui la globalizzazione influenza il nostro concetto di futuro. Queste opere, appositamente commissionate, spaziano tra diversi media, sia tradizionali che innovativi, dall’olio su tela ai software di realtà virtuale.

Con i suoi dipinti e le sue sculture, Duan Jianyu celebra le figure marginali che frequentano la zona di confine nella quale si incontrano ruralità e urbanità, primitività e modernità. Il video d’animazione di Wong Ping, che rispecchia l’umorismo nero e spinto dell’artista, affronta la tensione tra una popolazione che invecchia e l’avanzata inarrestabile dell’economia digitale.

La simulazione in realtà virtuale di Lin Yilin mette alla prova il potenziale di questa tecnologia per lasciarci immedesimare nell’esperienza di un’altra persona o perfino di un oggetto (in questo caso una palla da basket). Con una video installazione fantastica, Cao Fei analizza l’impatto fisico e psicologico esercitato dall’industria dell’automazione sul corpo umano e sulla società.

Samson Young gioca sulla nostra ossessione per i valori di verità e autenticità creando una serie di strumenti musicali impossibili ed elaborandone il suono digitalmente. Insieme, tutte queste opere mettono in dubbio un futuro universale, uniforme e tecnocratico, determinato dalla crescita economica e dal progresso tecnologico.

Il titolo della mostra è tratto da un koan, un indovinello usato nella pratica buddhista dello Zen per trascendere i limiti del ragionamento logico, che recita: “Conosciamo il suono di due mani che applaudono. Possiamo conoscere il suono di una mano sola?” L’espressione “una mano che applaude” deriva da una tradizione che risale al periodo Tang cinese (618–907) e racchiude una storia di traduzione e appropriazione interculturale che continua ancora oggi.

Popolare per essere stato usato come epigrafe in “Nine Stories”, romanzo di J. D. Salinger del 1953,  koan è stato anche il nome di una band britannica, il titolo di un film australiano e di una canzone pop cantonese, dove compare anche nel testo. In questa mostra, “one hand clapping” rappresenta una metafora della destrutturazione di senso in un mondo globalizzato.

Rievocando l’idea della solitudine, l’immagine di “una mano che applaude” si riferisce anche all’abilità degli artisti di proporre una visione singolare in grado di contestare convinzioni, strutture di potere e stereotipi radicati. Gli artisti in mostra sono uniti dal legame profondo con determinati luoghi, come Pechino, Canton, Hong Kong e New York, dall’analisi critica dei nostri sistemi di scambio, comunicazione e produzione e dall’immaginazione di molteplici futuri come forma di rivoluzione poetica.

One Hand Clappingè organizzata da Xiaoyu Weng, Associate Curator of Chinese Art della Robert H. N. Ho Family Foundation, e da Hou Hanru, Consulting Curator dellaRobert H. N. Ho Family Foundation Chinese Art Initiative, con il supporto di Kyung An, Assistant Curator, Asian Art. È la terza mostra organizzata dalla Robert H. N. Ho Family Foundation Chinese Art Initiative.

La mostra è accompagnata da una serie di programmi didattici per il pubblico, che comprendono visite guidate settimanali in mandarino, e da un catalogo bilingue. Questa pubblicazione è in parte un catalogo della mostra, con saggi dei curatori Xiaoyu Weng e Hou Hanru e del filosofo Yuk Hui, e in parte un libro d’artista con contributi speciali dei cinque artisti partecipanti e un’antologia con una selezione di poesie di alcune tra le voci più emozionanti della letteratura cinese contemporanea: Wu Qing, Zhang Xiu, il poeta operaio Xu Lizhi (1990–2004) e una nuova serie del poeta di Hong KongNicholas Wong.

Lanciata nel 2013, la Robert H. N. Ho Family Foundation Chinese Art Initiative del Guggenheim promuove tirocini per curatori, tre mostre e pubblicazioni e opere su commissione di artisti della Grande Cina. Il programma offre una piattaforma per la sperimentazione artistica che risponde a questioni urgenti del nostro tempo e medita su di esse. Le opere prodotte attraverso questa iniziativa vanno ad arricchire la Robert H. N. Ho Family Foundation Collection del Guggenheim.


www.guggenheim.org