Michel Majerus
L’opera di Michel Majerus affronta i paradigmi sociali svelati negli anni ‘90 e che oggi continuano a influenzarci: l’inizio dell’era virtuale con la crescente presenza di computer e di Internet; la diffusione dei mass media; il mondo della pubblicità; la cultura pop e giovanile. I suoi dipinti a larga scala, le vaste opere a parete e le installazioni monumentali incorporano una riflessione artistica sulla svolta digitale e sull’overflow dell’immaginario che oggi caratterizza i social network. Le sue opere rivelano una comprensione dell’immagine non gerarchica e discorsiva, in cui citazioni, serialità e temporalità giocano un ruolo centrale, sfumando insieme i confini del mondo artistico e della vita quotidiana.
La mostra al Neuer Berliner Kunstverein valorizza le installazioni di Majerus come mezzi di espressione centrali nella sua pratica. Comprendono una vasta installazione video, importanti opere a muro e design spaziali, ma anche modelli scultorei site-specific, progetti a larga scala e presentati qui per la prima volta. Uniscono la specificità intermediale delle sue opere d’arte, le sue riflessioni sui mass media e il suo metodo per creare spazi dedicati a esperienze estetiche ricche di sfumature.
Vent’anni dopo la sua morte, il ciclo espositivo Michel Majerus 2022 rende omaggio alle opere multistrato dell’artista su una scala senza precedenti, in cinque mostre personali al Neuer Berliner Kunstverein, al KW Institute for Contemporary Art, al Kunstverein in Hamburg, al Michel Majerus Estate e al neugerriemschneider. Allo stesso tempo, tredici musei in Germania espongono le opere delle collezioni di Michel Majerus. La serie di mostre è accompagnata da un’esauriente pubblicazione bilingue (tedesco/inglese) con testi di Cory Arcangel, Karen Archey, Diedrich Diederichsen, Brigitte Franzen e Rirkrit Tiravanija, pubblicata da DCV Verlag, Berlino.
Young-Hae Chang Heavy Industries: PLEASE MISTAKE ME FOR NOBODY
La Neuer Berliner Kunstverein presenta in Germania la prima mostra indipendente dei pionieri dell’Internet Art Young-Hae Chang Heavy Industries, un duo artistico formato da Young-Hae Chang e Marc Voge (https://www.yhchang.com). La mostra PLEASE MISTAKE ME FOR NOBODY mette insieme opere dal 2000 al 2020 che ruotano attorno al tema della paranoia. Opere come OPERATION NUKOREA (2003) acquistano una rilevanza particolare nei tempi odierni caratterizzati in maniera crescente da guerre e minacce nucleari tendenti alla realtà. L’opera immagina un attacco nucleare della Corea del Nord sulla capitale della Corea del Sud, Seoul, utilizzando un linguaggio vivace e inquietante. La maggior parte delle opere esposte è stata tradotta per la prima volta in tedesco, specificatamente per questa mostra.
Sin dal suo principio, sul finire degli anni Novanta, YHCHI ha sviluppato uno stile distintivo attraverso la negoziazione dell’identità culturale, ineguaglianze materiali, violenza (della polizia), confluenza di fatti e finzione e realtà geopolitiche, tra cui la divisione della Corea. I lavori del duo sono caratterizzati da un alto grado di astrazione che allo stesso tempo costituisce la loro firma: l’ampia gamma di temi e interessi di YHCHI sono espressi quasi esclusivamente attraverso delle scritte nere su sfondo bianco. Il testo è sincronizzato con la musica, spesso da loro composta, che forma frase per frase, parola per parola o lettera per lettera.
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