featuring:
AFX (Aphex Twin, Richard D. James – laptopdj performance)
Pierre Bastien (Live)
Soundmurderer (Todd Osbourne – Live)
DJ Rephlex Records (Grant Wilson)
visuals by DDG
Aphex Twin (alias Richard D. James) è probabilmente l’artista più innovativo ed influente nella storia recente dell’electromusic. Figura quasi mitica, è stato l’enfant prodige della ‘trance dance’ dei rave britannici dei primi anni ’90. Fra i promotori del revival della ‘kosmische musik’, fra echi di Cluster e di Jarre, di Tangerine Dream e di Kraftwerk, Aphex Twin è attivo fin dalla metà degli anni ’80 e incide il suo primo EP Aphex Twin (Rephlex) nel 1991. La sua etichetta, la Rephlex Records, è una fra le più famose della scena underground europea degli ultimi quindici anni. Ha sviluppato nel tempo uno stile unico, il ‘Braindance’, che spazia tra i generi più diversi: musica classica, popolare, elettronica, ambient, hip-hop, electro, house, techno, breakbeat, hardcore, raggae, garage e drum and bass. AFX rifugge dalla perfezione asettica della tecnologia digitale, preferendo utilizzare apparecchiature analogiche della generazione precedente e, pur avendo come stile di riferimento il battito frenetico di percussioni poliritmiche e cluster tonali di tastiere, ha esplorato territori molto lontani fra loro, ponendosi al di sopra della mischia dell’house e della techno e costituendo ponte fra passato e presente della musica elettronica.
Soundmurderer
Todd Osborn aka Soundmurderer, oltre a gestire un negozio di dischi, è uno dei produttori più interessanti ed ammirati del momento. Le sue produzioni sono in bilico tra house, techno e acid (ha inciso per la label Ghostly International). Oltre che da Rephlex, i suoi lavori sono prodotti dall’etichetta che ha fondato e gestisce a Detroit (Rewind Records). Un maestro dei vinili che scorrono tra le sue mani.
Pierre Bastien
Pierre Bastien è innanzitutto un grande musicista e compositore. Lavorando a una musica non classificabile (meccanica, improvvisata, di ricerca, eterodossa, nuova?), Bastien con la sua “musique mecanique” è simbolo di creatività artistica pura e di sperimentazione tra i nuovi spazi espressivi. La sua è una poeticità semplice ed efficace, i toni sono intimi tra melodie avvolgenti, poliritmie ed atmosfere illuminanti. Tra le sue collaborazioni più note, il sodalizio con il coreografo francese Dominique Bagouet, il polistrumentista Pascal Comelade e il batterista dei Can, Jaki Liebezeit