Ray Caesar è un grafico, artista, folle e sublime demiurgo di mondi e personaggi assolutamente surreali e inequivocabilmente digitali, creati e disegnati seguendo il filo della propria fantasia probabilmente deviata e sicuramente sensibile e influenzata da suggestioni particolari.
Ray Caesar è balzato agli onori delle cronache dopo soli diciotto mesi aver preso la decisione di dedicarsi completamente all’arte, la grafica digitale in questo caso. Il motivo è semplice: i suoi lavori digitali, creati con un computer Dell 8300 mediante l’utilizzo di Maya, stampati ad alta risoluzione mediante una semplice stampante Epson 7600 su grande formato, sono così perfetti ed evocativi che assomigliano in tutto e per tutto a un quadro, ne riproducono l’essenza, la poesia, l’emotività e la linearità dell’impatto grafico. Al punto che i quadri digitali di Ray Caesar, o meglio un estratto della sua raccolta Hidden Doors and Secret Rooms, sono stati recentemente presentati per mezzo di un percorso museale classico in una galleria di New York, la Jonathan Levine Gallery.
I lavori di Ray Caesar sono ovviamente presenti sul web presso il suo sito www.raycaesar.com/pages/home.html, ma prima di accingersi ad un’esplorazione del suo lavoro alcune premesse sono doverose. I quadri digitali dell’artista canadese sono infatti ricchi di tematiche e significati che giustificano (anche se solo in parte, il resto lo vogliamo lasciare a una sana innata follia) le sue rappresentazioni mostruosi di bambini ed esseri umani dalle teste deformi, dai colli lunghissimi, dagli sguardi allucinati, dalla pelle vitrea e dagli atteggiamenti spesso sofferenti.
Ray Caesar infati riporta parte del suo immaginario filtrato dalla sua grande evidente sensibilità d’artista. Se quindi sono visibili tematiche di abbandono e di morte, sono altrettanto chiari i segni di un passato trascorso a collaborare come grafico volontario a contatto con bambini malati, deformi, operati chirurgicamente in seguito ad abusi di ogni tipo, presso l’Art and Photography Department of The Hospital For Sick Children a Toronto in Canada, nonchè la sua curiosità verso ciò che caratterizza il mondo animale nelle sue varie forme ed espressioni:
Il risultato del suo lavoro è visibile agli occhi di tutti e francamente lascia sbigottiti, dato che in rarissimi casi un artista digitale è effettivamente riuscito a descrivere così realisticamente il mondo, l’uomo e le sue espressioni mediante un computer. Da ognuna delle sue stampe create in Maya il messaggio è chiaro, ci può essere bellezza e amore anche dalle forme e dalle espressioni più grottesche e ripugnanti. Un messaggio semplice, con un mezzo semplice alla luce delle frenetiche e algide sprimentazioni odierne, ma unico nel suo complesso risultato finale