Dal 18 al 20 maggio p.v. si terrà al teatro-auditorium “Josef Svoboda”, l’esposizione annuale del Corso di Comunicazione Visiva Multimediale Macerata: Macerata I-Mode Visions.
Il festival, giunto alla II edizione, propone il concorso “I modi della visione”, aperto ad una selezione di 13 film-makers dell’Accademia, performances multimediali, retrospettive video e filmiche, due tavole rotonde con la partecipazione di docenti, semiologi e critici televisivi.
Dopo aver indagato e rigenerato la poetica pasoliniana, Macerata I-Mode Visions è dedicata quest’anno ad Antonin Artaud (1896 – 1944): un omaggio al pensiero e all’opera del geniale assertore della “filosofia della crudeltà”; uno dei pionieri della multimedialità espressiva delle arti. Una riflessione su quanto di artaudiano, “capace di svegliarci: nervi e cuore”, sia sopravvissuto nei linguaggi e le forme degli attuali media; con particolare attenzione alla televisione.
In programma convegni e performances multimediali, retrospettive video e filmiche, convegni e tavole rotonde con la partecipazione di semiologi e critici
Il calendario prevede: Mercoledì 18 Maggio alle ore 9,oo e ore 15.30, convegno “Prigionieri forzati della sensibilità” (o della televisione?) con intervento prolusivo di Massimo Puliani (coordinatore del corso), Alessandro Forlani, Carlo Infante, Piepaolo Loffreda, Anna Maria Monteverdi e Silvana Vassallo.
Giovedì 19 Maggio ore 9,00 proiezioni di opere storiche di Carmelo Bene, Peter Brook, Living Theatre, Magazzini Criminali e Raffaello Sanzio; e visione di opere di video-artisti provenienti dall’Acacdemia (Mirco Alessandrini e il duo Nardi/Scopetta). Nel pomeriggio retrospettiva filmica “Artaud: l’attore appestato” a cura di Pierpaolo Loffreda e Maurizio Failla. In programma La passione di Giovanna d’Arco di F. Dreyer; Napoleon di A. Glance; La Coquille et le Clergyman.
L’esposizione si concluderà la mattina di Venerdì 20 Maggio con la premiazione, da parte del Direttore Anna Verducci e del Presidente dell’Accademia, Massimiliano Fraticelli del concorso “I modi della visione”, e con la videoperformance di Fabrizio Bartolucci, sul testo di Pour en finir avec le Jugement de Dieu.