Terza edizione di homeworkfestival, che quest’anno diventa itinerante nella storica città universitaria di Bologna, si propone come punto d’incontro per artisti italiani impegnati nel dominio digitale.
La necessità di conoscere, confrontarsi, capire e crescere (C4) getta le basi per l’edizione di quest’anno. Secondo questa sequenza di crescita, chiamata appunto C4, si sviluppa il festival che diventerà un vero e proprio meeting per le realtà artistiche musicali e visive digitali italiane.
Il tema della terza edizione di Homeworkfestival sarà il binomio spettatore-attore. Quattro giorni, dal 11 al 14 maggio, in cui si succederanno workshops, perfomances, incontri, dibattiti, mostre e concerti, volti ad analizzare, re-interpretare e scardinare il tradizionale rapporto tra spettatore ed attore. Il dominio digitale ha indubbiamente accorciato le distanze tra autore e spettatore, Homeworkfestival intende, in questo senso, fare il punto della situazione in un momento in cui cambiamenti culturali si succedono molto rapidamente.
Homeworkfestival, intende annullare la linea che divide il pubblico dall’artista e si configura così come punto d’incontro tra realtà spesso troppo distanti. Una grande officina delle idee che per quattro giorni circoleranno liberamente tra i presenti. Non vi saranno pertanto dei veri e propri ruoli sociali, piuttosto un sorta di unico organismo
che esplorerà nei quattro giorni del festival le arti digitali in tutte le sue forme, da net art ad installazioni materiali.
Homeworkfestival diventa un momento, per chi non è direttamente impegnato artisticamente, per poter conoscere direttamente nuove realtà e possibilità espressive, culturali, tecniche e commerciali; una possibilità di confronto tra “Addetti ai lavori”.
Il collettivo Homework è nato nel settembre del 2002 da un gruppo di amici che producevano musica nelle proprie camere, con l’intento di unire le esperienze in un progetto
di crescita culturale. Homework è un innanzitutto un momento di intimità e creatività, un bisogno fisiologico di dare sfogo alle proprie vene espressive sia sonore che visive, che tutti i membri sentono quotidianamente;Homework è anche uno spirito, un modo di concepire la propria sensibilità artistica.
Esso si configura come struttura aperta consultabile e modificabile perché è ferma convinzione del collettivo che senza uno scambio libero d’idee e scoperte non vi potrà essere nessuna comunicazione costruttiva. Cosi è nato dapprima il progetto “HOMESTUDIO” che sintetizzava l’anima produttiva del collettivo:divulgare le creazioni digitale forgiate con mezzi “Low cost” perlopiù accatastati
nelle propria camerette.
Sotto questa etichetta sono convogliati subito altri artisti musicali e ben presto è nato il primo Homeworkfestival, che ha visto poche centinaia di presenti ma che si è consolidato come momento aperto di confronto e di crescità. In questo senso si è operato nell’organizzazione e nella gestione del festival nonché di Homework stesso che si ritrova dopo due anni ad essere un vero momento costruttivo in cui si guarda al futuro ricercando nuovi mezzi e nuovi modi di comunicare.
Il programma completo degli eventi, incontri, seminari e performance è consultabile presso il sito web dell’evento