CAFE' DE L'USINE, 5E SALLE (PLACE DES ARTS) - MONTREAL
09-13 MAY 2007

Dal 9 al 13 Maggio 2007, si terrà a Montreal l’ottava edizione di Elektra, festival internazionale di arti digitali. Nel corso di quattro giorni l’evento guiderà gli spettatori nell’universo della creazione digitale grazie a una serie di lavori che combinano la musica elettronica più raffinata con il visual design. Poichè l’obbiettivo di Elektra è quello di proporre al pubblico presente la scoperta della qualità dei lavori digitali, l’edizione di quest’anno rappresenta una grande occasione per sperimentare forme d’arte fuori dall’ordinario. Quattro giorni dove gli amanti di musica elettronica, cinema, video, graphic design apprezzeranno le ultime creazioni di artisti cnosciuti a livello internazionale e nuovi talenti.

Elektra Happy hour

Basandosi sul concetto di “happy hour” presso il Café de l’Usine C, Elektra ospiterà una serie di conferenze e presentazioni di progetti originali in un’atmosfera amichevole e rilassata. In questo contesto quindi Gilles Alvarez presenterà Panorama International, un programma video del Nemo-Festival in Francia. Inoltre si potrà assistere alla presentazione del progetto OLPC – One Laptop per Child del professore Jean Pichè, progetto sviluppatio al MIT Media Lab e che ambisce a distribuire computer portatili ai bambini dei paesi in via di sviluppo. Sarà inoltre possibile assistere alla presenazione del Skoltz_Kolgen Silent Room art boxed set, che include un DVD, due CD audio e un libro. Infine, Derapage è una serie di performance audiovideo degli studenti del Centre de design de l’UQAM,

Interactive installation series

L’interattività è sempre stato il cuore del programma di Elektra. Quest’anno sarà quindi possibile scoprire l’installazione interattiva CUBID del collettivo Franch Girls, capitanate da Lynn Highes. Combinando arte, design, musica elettronica e video game, questa installazione invita i partecipanti a giocare e collaborare allo scopo di costruire una serie di oggetti virtuali e suoni elettronici. Nella serie di installazioni interattive, sarà inoltre possibile fare conoscenza con Cityspeak, un’installazione interattiva e partecipativa di Jason Lewis. In questo caso il pubblico potrà creare una serie di graffiti digitali utilizzando strumenti di comunicazione personali come i cellulari. Infine, Kit Mobile−Femme avec bagages magiques, dell’artista Line Nault consiste in un vero e proprio performance action lab a disposizione di tutti

 

A host of immersive and A/V performances

Usine C e 5e Salle (Place des Arts) presenterà una serie di performances immersive così come lavori A/V che utilizzano le ultimissime tecnologie digitali. L’artista austriaco Kurt Hentschläger (from Granular Synthesis) presenterà la sua ultima creazione Feed. Composta di modulazioni sonore, frammenti stroboscopici e fumo, questa performance immersiva garantisce un’esperienza sensoriale ed emotiva fortissima. Per assistere a questo show è richiesto ai visitatori di leggere attentamente gli avvertimenti relativi al proprio stato di salute.

I visitatori scopriranno inoltre l’universo complesso dell’artista parigino Joachim Montessuis. EROS: AGAPE, la sua ultuima opera , mostra una cosa piuttosto rara da vedere: l’amore e il sesso felice, nel loro connubio poenzioalmente poetico. L’artista giapponese Ryoji Ikeda presenterà poi l’ultima versione del suo progetto Datamatics [ver.1.0], una performance audiovideo creata partendo da dati, codici di computer ed errori hard drive, caratterizzata da un’estetica minimale e raffinata. Il pubblico potrà poi scoprire i misteri delle arti multimediali attraverso la performance Blindscape dell’artista inglese Scanner e dell’artista italiano Tez. Esplorando il movimento attraverso lo spazio urbano e immaginario, Blidscape propone un dialogo tra due schermi.

DRIFT, una performance audiovideo dell’artista austriaco Ulf Langheinrich (altra metà dei Granular Synthesis) propone poi un universo immersivo totalmente astratto. In questo caso il concetto di vacuità è stretchato al punto da eliminare qualsiasi significato e qualsiasi riferimento alla realtà. Con il collettivo parigino RYBN’s EEE008 [extended], il pubblico verrà a contatto con una creazione audiovideo in cui la stabilità architettonica si confronta con la decostruizione entropica, con percezioni disturbate che generano una rappresentazione caotica dello spazio urbano. La prima di una serie di miniature, FLESH è una performance audiovideo creata da Louis Dufort. Utilizzando la pornografia come materiale di partenza, questo lavoro riprende le immagini utilizzate allo scopo di estrarre un certo grado di poesia da esse.

Nuovi territori poi saranno esplorati con In Human Format, performance audiovideo del duo Belga Bent Object & Foam ai video. Le molteplici combinazioni tra voce umana, motion capture e le loro drastiche trasformazioni permezzo delle tecnologie, sono il cuore del progetto. Il duo canadese Alexander Wilson/Seth Poulin presenta Decay Line, un ambiente audio e video molto intenso su tre schermi, dove la sovrastimolazione sensoriale produce forti trasformazioni emotive. Spingendo al massimo i limiti del suono e delle immagini, questo progetto spinge contemporaneamente al massimo i limiti sensoriali del pubblico. Pulse, una performance audiovideo su tre schermi del duo Ray_XXXX, esplora infine la relazione tra luce e pulsazioni sonore. Mer mezzo di uno specifico device che consente l’interazione tra suoni e immagini, il risultato arriva molto vicino alla vera sinestesia.

Music, cinema, dance and digital technologies

Miniatures Express, di Montrealer Szkieve, utilizza tre circuiti elettronici di treni e le loro uniche fonti di suono per generare una stupefacente performance musicale basata sulle vibrazioni e le interferenze create dal passaggio delle locomotive. Il duo di Montreal Skoltz_Kolgen presterà poi la versione remixata per cinque schermi di Silent Room. Basata sulla perfetta sinergia tra materiale audio e video, questa performance quadrifonica esprime l’intangibile: il senso di essere parte di un luogo e la contemporanea mancanza di figure riconoscibili. In aggiunta, questa ottava edizione di Elektra, sarà caratterizzata dalla presenza del progetto Schwelle, Schwelle: II creato dal ricercatore e artista canadese Chris Salter accompagnato da Michael Schumacher (ballerino del celebre William Forsythe’s Frankfurt Ballets). Utilizzando tecnologie acustiche ed interattive, il progetto consente al danzatore di interagire in tempo reale con la scena, il suono, la luce e l’ambiente.

www.elektrafestival.ca