Davide Grassi, artista italiano ma da dieci anni residente a Ljubljana (Slovenia), torna in Italia tra il 26 e il 28 maggio per presentare, in quattro distinte 40 location , il suo ultimo progetto, Demokino. Il tour, che si inserisce in un ciclo di presentazioni che l’ha visto muoversi, con grande successo, per tutta l’Europa farà tappa a Brescia, Milano e questa sera a Torino, in un evento organizzato da Domenico Quaranta e Simona Lodi nell’ambito del Piemonte SHare Festival/Sprin-Summer 2005 Art Music Collection, per concludersi infine a Osio Sotto (BG).
DemoKino è un parlamento virtuale che mostra chiaramente come la politica venga prima della legge. La legge è solo una procedura tecnica utopica e ridondante, nata a nascondere l’essenza della politica”.
Demokino (www.demokino.net) è un progetto complesso teso a demistificare, in un colpo solo, i procedimenti dell’odierna politica e la presunta “interattività” dei nuovi media, denunciando nel contempo la politicizzazione della vita che ci costringe sempre più spesso a prendere una posizione politica su questioni cruciali come la clonazione, il copyright, l’eutanasia, la manipolazione genetica o i matrimoni gay. Basato su una serie di 8 video legati tra loro da un meccanismo interattivo di votazione, il progetto ha attraversato diverse incarnazioni, dalla performance in web streaming al cinema alla TV, fino al recente DVD, in cui l’interazione viene trasferita sul telecomando.
Davide Grassi è direttore di Aksioma (www.aksioma.org), una istituzione culturale no-profit con sede a Ljubljana. Aksioma promuove progetti che si servono delle nuove tecnologie per investigare e discutere le strutture della società contemporanea, concentrandosi su produzioni che esplorano questioni sociali, politiche, etiche ed estetiche e usando la Rete come un laboratorio creativo per lo scambio e la distribuzione di idee e conoscenza.
Grassi ha presentato i suoi lavori in tutto il mondo, prendendo parte a mostre, festival, fiere e conferenze come Manifesta 4 (Francoforte), ARCO (Madrid), ISEA 2002 (Nagoya, Giappone) e la Biennale di Buenos Aires. Fra i suoi progetti, ricordiamo almeno Problemarket.com (con Igor Stromaier; www.problemarket.com ), una società fittizia che attribuisce un valore monetario ai problemi, con una propria valuta (il PRO) e un vero e proprio sito di e-commerce; Ballettikka Realvideo Internettikka (con Igor Stromaier e Brane Zorman), che parte dalla constatazione che il terrorismo è teatro per analizzare impietosamente le sintonie tra azione terroristica e pratica performativa; e machinaZOIS, una indagine del lato burocratico e monetario del lavoro di un’artista in forma di flipper.