Symposium
Keynote addresses
Live performances
soundtoys.net exhibition
Sonic installations
Workshops and presentations
Cybersonica, il festival internazionale di musica, sound e audiovisivi che si tiene ogni anno a Londra, invita quest’anno a riflettere sulla celebrazione del “playful noise”
Nel corso degli anni novanta, la musica elettronica è stata consideranda l’avanguardia di una vera e propria rivoluzione musicale. Armata solo di software e da un’attitudine fai-da-te, deejay e musicisti da cameretta cambiarono per sempre il significato di ciò che la musica può essere oggi, con l’uso delle nuove tecnologie.
Con il prepotente ritorno del pop e del nuovo rock, l’elettronica è stata piano piano relegata al ruolo di soundtrack e tappeto sonoro, sia creativamente che commercialmente in televisione e nel cinema. Per questo motivo Cybersonica ha deciso di indagare su ciò che è accaduto alle radici del fenomeno e della scena internazionale della musica elettronica.
Nel 1977, molto prima di qualsiasi innovazione tecnologica, il teorico francese Jacques Attali predisse l’arrivo imminente di un'”età della composizione”, un era in cui la musica sarebbe stata liberata dai confini delle pre-registrazioni forzate, in cui tutti noi saremmo stati trasformati da consumatori passivi di musica a co-autori, co-produttori, capaci noi stessi di creare musica in modo improvvisato con molta più facilità del passato.
I musicisti elettronici, gli artisti del suono, sono quindi in grado di presentarsi dal vivo non solo con le sequenze sonore pre-programate con cui arrivano in studio, ma con una serie di suono generativi per creare nuovi ed eccitanti suoni dalle proprie macchine. Essi sono in grado di creare ambienti in cui le persone percepiscono il suono come un organismo vivente, aiutati in questo da una crescente sinergia tra audio e video come mai in passato.
Cybersonica 05, in tre giorni di festival andrà a analizzare questi fenomeni con una serie di performance e dibattiti, ospitando veri e propri guru come Golan Levin e Michael Bull, artisti del suono come Someth;ng e Troika, esperimenti audiovisivi come quelli di Soundtoys.net, open-source software art dal Digital Research Unit, hardware-hacking da dj come Dj Tendril & the Gypsy’s Dog. Il tutto per dimostrare che, come il punk e l’hip-hop negli ultimi anni, anche l’elettronica è in grado di sovvertire i parametri del mainstream, pur continuando a rappresentare la voce della vera musica undergorund.