La EMI, insieme a Brian Eno e David Byrne, ha deciso di rilasciare una versione Creative Commons dell’album “My Life in the bush of Ghosts”, realizzato nel 1981 dai due artisti e considerato una pietra miliare nella storia della musica elettronica.

La licenza Creative Commons permette agli utenti di scaricare gratuitamente l’album e di partecipare ad una singolare iniziativa online: EMI ha infatti realizzato Bush-of-ghosts.com, una comunità virtuale dove gli ascoltatori possono interagire tra loro e cimentarsi in remix collaborativi basati sulle tracce estrapolate dall’album.

Il disco è stato tra i primissimi prodotti musicali a mettere al centro il campionamento audio , ovvero la registrazione e la rimiscelazione di suoni e brani provenienti da fonti ambientali o direttamente da altri dischi. Il numero degli utenti iscritti alla comunità “creativa” supera già la soglia dei 4000 partecipanti.

Attraverso un’interfaccia chiara e molto curata, voluta a quanto pare dall’eclettico Byrne, i visitatori possono inviare i propri remix e “votare” quelli più accattivanti. Un motore di ricerca interno permette di rintracciare le remiscelazioni degli utenti secondo criteri di ricerca “sensoriali”: per ciascuna canzone è possibile ascoltare versioni più o meno aggressive, rilassanti o spiccatamente danzerecce.

www.bush-of-ghosts.com