TEATRO PALLADIUM UNIVERSITA' ROMA TRE - ROMA
16 FEBBRAIO 2005 - 21.30

Eccoci dunque all’ennesimo appuntamento della rassegna Sensoralia, sempre attenta e sempre puntuale nel proporre al pubblico italiano (romano per la verità) una serie di artisti e performance che fanno della sperimentazione sonora i loro cavallo di battaglia.

Ma all’interno di questa rassegna fa piacere incontrare anche un progetto italiano e in particolare uno legato al collettivo di artisti elettronici Avatar41, che racchiude al suo interno alcuni degli artisti presenti questa sera (Marco Messina, Maurizio Martuscello, Andrea Gabriele aka MouLips, Claudio Sinatti, Bianco Valente, Luigi Pagliarini e amolti altri…) e che rappresenta un progetto di interscambio culturale e artistico sulle dinamiche elettroniche assolutamente degno di nota e speriamo di roseo futuro…soprattutto con questo interessante progetto collettivo.

L’Orchestra Avatar nasce come laboratorio sperimentale all’interno del quale confluiscono le esperienze musicali di alcuni dei membri del collettivo di artisti Avatar41. L’orchestra é costituita da un nucleo base di cui fanno parte e ha una direzione artistica che varia a seconda dei singoli progetti. A Sensoralia, l’Orchestra Avatar sarà diretta da Maurizio Martusciello aka Martux_m ed eseguirà brani inediti ispirati alla colonna sonora del film “2001 – Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick.
La peculiare grana emozionale dell’opera di Kubrick ben si presta al nome della rassegna; Kubrick infatti la concepì come vera e propria “esperienza sensoriale”, in cui lo spettatore si trovava ad attraversare dei flussi spazio-temporali per giungere ad una riflessione sulla dicotomia senso-esistenza.
L’orchestra Avatar da’ vita nella contemporaneità delle proprie esplorazioni sonore ad un rinnovato percorso sensoriale, che conservando la matrice informativa dell’opera di Kubrick ridisegna uno spazio timbrico nei suoni di frontiera.

I Nous, dal greco “intelletto”, sono Marco Messina e Maria Di Donna aka Meg, entrambi parte del noto gruppo napoletano dei 99 Posse, i quali pur provenendo dall’underground sono riusciti ad imporsi anche sulla scena “overground” (vendendo con i loro 5 album oltre 500.000 copie). Attualmente i 99 si sono sciolti, per dare vita a progetti che riportassero i membri della band in una dimensione a loro più congeniale e dessero nuova linfa vitale alla loro creatività.
Nate come colonna sonora del riadattamento teatrale de “La Tempesta” a cura della compagnia Krypton, le dodici tracce dellÙultimo disco di Meg e Marco brillano di luce propria, arricchite ancor di più dalle immagini per cui sono state composte; un dato non da poco se si considera che il limite maggiore di certe sonorizzazioni è proprio quello di non sopravvivere al solo ascolto. Dodici composizioni che suonano come una sfida affascinante quanto rischiosa: far convivere parole e suggestioni della commedia shakesperiana con un tappeto musicale denso di ricerca e sperimentazione.
Un viaggio nella musica elettronica e in alcune delle sue infinite sfaccettature (dal minimal al glitch, dall’ambient al dub).

www.novenove.it/tempesta_site/

www.teatro-palladium.it/