SPARE PARTS è la nuova mostra alla Science Gallery di Londra che esplora l’arte, la scienza, l’etica e la tecnologia che permettono di riparare e modificare l’uomo. Frutto dell’ultima ricerca del Dipartimento di Scienze Naturali e Medicina e del Dipartimento di Odontoiatria, Scienze Orali e Craniofacciali del King’s College di Londra, esamina il trapianto di organi e la rigenerazione dei tessuti attraverso le risposte creative di artisti e designer di fama mondiale.
Questa peculiare nuova edizione considera gli aspetti emotivi e psicologici del vivere con organi o membra sostituti, che siano organici o artificiali. Sviluppata al fianco degli scienziati del King’s College e dai “Young Leader” della galleria (giovani tra i 15 e i 25 anni residenti nei quartieri limitrofi di Lambeth e Southwark), la mostra riunirà visitatori per domandare se i pezzi di ricambio (traduzione di “spare parts”, nome dell’evento) hanno ragione di esistere al di là delle parti del corpo organiche, o se i nostri corpi possono essere formati da parti indipendenti rigenerate, migliorate, donate o modificate.
I punti focali della mostra includono incubatrici sperimentali di Oron Catts e Ionat Zurr dove si potrà osservare vita cellulare, protesica auditiva dalla scultrice Tabatha Andrews, parti del corpo lavorate da tessuti creati dalla designer tessile Amy Congdone modelli di cuore stampati in 3D progettati da Salomé Bazin, fondatrice di Cellule, uno studio di design collaborativo per l’innovazione sanitaria.
Installazioni video e audio che descrivono l’impatto della donazione degli organi sono mostrati anche al fianco delle voci dei pazienti, degli artisti e degli scienziati del Dipartimento di Ingegneria Biomedicale, il Centro per Cellule Staminali e Medicina Rigenerativa e il Reparto di Ingegneria del Tessuto e Biofotonica al King’s.
Come ha detto Stéphanie Delcroix, curatrice e produttrice per SPARE PARTS: “Le opere stimolanti presenti all’interno di SPARE PARTS cercano di sfidare preconcetti sulla riparazione del corpo umano. Questa mostra particolare offre prospettive inaspettate e suggestive metafore visive che descrivono i progressi tecnologici e scientifici in grado di ripristinare il nostro corpo e sostenere la vita umana”.
Al centro della mostra, l’esperienza immersiva The Gut offre uno spazio interattivo per esplorare in prima persona l’arte e la scienza del riparare l’uomo. I visitatori avranno la possibilità di unire cactus per capire i tessuti che circondano gli innesti di tessuto umano, suturare elettrodi mentre considerano le innovazioni in biotecnologia, sfogliare materiali raccolti per il Foreign Bodies Reading Group e scambiarsi batteri attraverso il gioco di carte SuperTurd.
Gli studenti di Anatomia Sintetica e Biotecnologia del King’s College di Londra terranno anche un workshop sulla stampa 3D open source di parti del corpo all’interno della galleria, mentre la rivista indipendente OUTLND sarà presente durante tutta la permanenza della mostra SPARE PARTS. Tutto questo avverrà prima del primo venerdì di fine stagione, il 15 marzo, con eventi culturali curati dai giovani leader della galleria. Il programma completo degli eventi sarà annunciato a febbraio.