MAMbo – Bologna
09 / 06 / 2019 - 08 / 09 / 2019

Dal 9 giugno al 8 settembre 2019, il MAMbo – Museo di arte moderna di Bologna – è lieto di presentare All We Ever Wanted Was Everything and Evrywhere, la prima mostra personale in Italia di Julian Charrière (Morges, Svizzera, 1987) che con il suo lavoro unisce le scienze ambientali e la storia dei popoli.

Allestita nella Sala delle Ciminiere, a cura di Lorenzo Balbi, All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere racchiude una svariata selezione di lavori tra cui fotografie, istallazioni, sculture e video che toccano la storia della scienza, lo sviluppo della cultura dei media, la visone romantica del concetto di esplorazione e della crisi ecologica moderna.

Servendosi del suo profondo interesse per i retroscena della produzione del sapere e dei differenti metodi che portano una scoperta, Charrière cerca di capire la storia guardando al passato per immaginare cosa ci riserva il futuro. Come un archeologo, l’artista guarda agli avvenimenti passati per riuscire a capire quelli che verranno mentre riflette sul presente.

I suoi progetti spesso nascono da ricerche condotte in località remote con specifiche caratteristiche geofisiche – come vulcani, ghiacciai e zone radioattive – partendo verso paesaggi lontani e di fronte a situazioni estreme. Dalle sue spedizioni in tutto il mondo, Julian Charrière fa emergere la bellezza della natura mentre descrive la sua vulnerabilità e le fratture esistenti tra natura e civiltà.

Nel mostrare i disastri ambientali causati dagli uomini in luoghi come Bikini Atoll nelle Isole Marshall, il poligono nucleare di Semipalatinsk in Kazakistan, una piantagione monocolturale di olio di palma in Indonesia, o più recentemente, i fondali marini, Charrière non solo aumenta la consapevolezza né esprime un giudizio morale: rivela anche le forze invisibili che plasmano il paesaggio, dagli eventi geologici alla sete di risorse ingegnerizzate nella nostra era digitale, tra cui, su un piano più immateriale, le proiezioni culturali che cambiano il significato e la percezione di un luogo.

Se continuiamo a derubare la terra e a sfruttare le sue risorse – a una tale velocità che gli scienziati stanno parlando degli ultimi due secoli e mezzo come un’era geologica separata, l’Antropocene – la terra si riprenderà e noi saremo dimenticati.

In occasione di questa mostra, Edizioni MAMbo pubblicherà il libro di Julian Charrière e Nadim Samman As we used to float in italiano con il titolo Noi che galleggiavamo. A metà strada tra un diario di viaggio e un saggio critico, questo libro presenta l’isola Atoll Bikini come un luogo per sognare a occhi aperti e immaginare ma anche come lo scenario traumatico di test nucleari.

Nel libro, la sua personale esperienza sull’isola, sopra e sotto il livello del mare, è accompagnata da un’analisi critica della geografia post-coloniale, per poi arrivare a conclusioni più generali sui luoghi e sulla soggettività. Con una descrizione concreta dei bunker in cemento armato sulle spiagge bianche, della “flotta-fantasma” dei relitti della Seconda guerra mondiale, delle noci di cocco radioattive e tanto altro, Noi che galleggiamo è un
racconto di mare dei nostri tempi.

All We Ever Wanted Was Everything and Everywhere è stata realizzata con il supporto dello sponsor Hera, il Gruppo Unipol, così come quello di Pro Helvetia. La mostra fa parte di Bologna Estate 2019, un calendario di eventi organizzati e coordinati dal Comune di Bologna e la Città Metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.


Links:

www.mambo-bologna.org