FACT (Foundation for Art and Creative Technology) - Liverpool,
17 / 09 - 22 / 11 / 2015

Lesions in the Landscape è una nuova potente installazione su più schermi dell’artista Britannica/Danese Shona Illingworth che esplora l’impatto dell’amnesia e la cancellazione della memoria culturale dell’individuo. Il lavoro esamina l’effetto profondo e, in generale, le implicazioni della perdita di memoria sull’identità, sullo spazio, e sulla capacità di immaginare il futuro rivelando gli effetti devastanti della amnesia su una donna, e le somiglianze impersonali con l’improvvisa evacuazione degli abitanti di St. Kilda, un arcipelago nella parte Nord dell’Atlantico, nel 1930.

Lesion in the Landscape si può visitare al FACT (Foundation for Art and Creative Technology) a Liverpool dallo scorso 17 Settembre 2015 e sarà esposta a Sydney in Australia, all’Outer Hebride, in Scozia per poi arrivare a Londra, dove ci sarà un simposio internazionale ad Ottobre 2016.

Collaborando con gli neuropsicologi Martin A. Conway e Catherine Loveday, Illingworth ha lavorato e filmato Claire che, in seguito a un trauma a livello celebrale, non riesce più a ricordare la maggior parte del suo passato, creare nuovi ricordi o riconoscere dei volti – neppure il proprio. Al collo porta il nuovo sensore con telecamera che, attraverso alcune scariche speciali, può aiutare a riattivare l’accesso ad alcuni dei suoi ricordi “dimenticati”.

Lession in landscape 1

L’improvviso non ricordare di Claire rimanda al 29 Agosto 1930, quando, con l’evacuazione degli abitanti del remoto arcipelago scozzese St. Kilda, si pose fine all’insediamento insulare, durato più di 2000 anni. Entrambi sottolineano una lesione irreversibile e repentina nel panorama culturale. Accedere ai ricordi passati o ricostruirli è un processo carico di difficoltà ed entrambi condividono un senso di isolamento. Attualmente entrambi sono soggetti a uno studio scientifico, l’arcipelago è un laboratorio all’aperto per la ricerca scientifica, un luogo dichiarato patrimonio preservato cautamente e una stazione per il rilevamento dei radar per un complesso test militare sull’utilizzo delle armi, mentre Claire è soggetta a un importante studio neuropsicologico. Per entrambi, il passato è continuamente costruito dagli altri.

Per il progetto, Illingworth ha portato Claire a St. Kilda, dove l’ha filmata in questo paesaggio intenso. L’installazione presenta tre proiezioni video e sono presenti fino a venti altoparlanti che creano un ambiente vocale totalmente immersivo dal punto di vista sonoro, con suoni ingegnerizzati e ambientali. Si forma una composizione multistrato, dove i suoni di migliaia di richiami di sule sono evidenziati da segnali EEG intermittenti che catturano il desolato paesaggio interno dell’amnesia di Claire mentre lei stessa lotta per cercare il proprio ricordo di questo ambiente.

Una serie ininterrotta di forum sull’amnesia, che prevede dibattiti tra artisti, scienziati, scrittori e ricercatori, esamina le politiche della memoria, dell’amnesia e della cancellazione culturale. Questo alimenta direttamente il Museo dell’Amnesia, un corpus crescente che ne ricostruisce il paesaggio: attinge dai film, dalla fotografia, dai disegni e dalle documentazioni che sarà mostrato con l’installazione. Inoltre, attraverso 32 altoparlanti, è possibile avere un’esperienza sonora dell’EEG di Claire, così come diagrammi neuropsicologici che descrivono l’impatto della lesione sulla sua memoria.

lesions2

Chi è Shona Illingworth?

Nata in Danimarca nel 1966, Shona Illingworth cresce nelle Highlands Scozzesi. Frequenta il Goldsmith e ora abita a Londra. Crea video evocativi e installazioni sonore che esplorano l’esperienza mnemonica e la formazione dell’identità in situazioni di trauma e tensioni sociale. Le sue opere sono state esposte in musei di tutto il mondo: al Museo dell’Arte Moderna a Bologna, alla Wellcome Collection a Londra, al National Museum a Tirana, all’Interaccess Electronic Media Arts Centre a Toronto, sono state proiettate alla Whitechapel Gallery a Londra, al Modern Art Oxford and Museum of Fine Art a Lausanna e ha ricevuto incarichi da Film and Video Umbrella, dalla Hayward Gallery di Londra e dal canale televisivo Channel 4.

Cos’è la fondazione FACT?

FACT (Foundation for Arts and Creative Technology) è il centro per le arti mediatiche più importante in Gran Bretagna, ha sede a Liverpool ed è impegnato a unire uomini, arte e tecnologia. L’edificio del centro, insignito di diversi premi, ospita tre gallerie, un cafe, un bar e quattro schermi per il cinema. Dalla fondazione dell’organizzazione nel 1988 (prima si chiamava Moviola) ha commissionato ed esposto più di 250 opere d’arte realizzate digitalmente con il supporto di nuovi mezzi espressivi di artisti del calibro di Pipilotti Rist, Nam June Paik, Bill Viola, Apichatpong Weerasethakul e Isaac Julien