Ancora una volta vale la pena segnalare un progetto sviluppato e promosso dall’artista tedesco Agricola de Cologne e dal network da lui creato New Media Art Project Network, uno dei rari progetti artistici comunitari che, pur rivendicando un saldo approccio artistico ed estetico, esplora le potenzilità sociali e comunicative dei nuovi media e di internet in particolare.
Il progetto in questione si chiama Features e si pone lo scopo di presentare ogni mese, per tutto il 2005, una serie di lavori artistici in rete che utilizzino ed esplorino le potenzialità artistiche date dall’utilizzo di internet sia in chiave di comunicazione, sia in termini di interazione, sia come piattaforma creativa.
Dopo aver presentato nel mese di gennaio il progetto di Doran Golan con il video “Tale of Crow”, nel mese di febbraio 2005 viene presentato un lavoro interattivo dal titolo “Ardnamurchan Zillij” (2004)” di Simon Fildes and Katrina McPherson.
I due artisti hanno dato vita a un progetto coinvolgendo aree geograficamente diverse nella cittadina di Ardnamurchan in Scozia. Inizialmente è stata creata una banca dati costituita da oltre 130 file di immagini in movimento a loop, della forma di brevi video clip. In un secondo momento è stata progettata un’interfaccia che consentisse agli utenti presenti all’installazione, di selezionare questi file e posizionarli in modo tale da disegnare una superficie-mosaico costituita da tanti piccoli video clips.
Ma la cosa interessante è che ciascuno di questi videoclip in realtà viene creato, alla base, coreografando e registrando i movimenti dei cittadini della comunità di Ardnamurchan e la lora interazione con l’ambiente circostante. Solo dopo aver ottenuto queste immagini, i clips vengono ridotti a suoni e forme astratte e messi a disposione del pubblico presente all’installazione.
L’idea di creare un mosaico interattivo in movimento proviene dal fascino esercitato sugli artisti da parte della tradizione artistica Islamica Marocchina della geometria delle forme e della loro ripetizione infinita nello spazio. In questo caso le forme si chiamano Fourmah e vengono utilizzata dal popolo marocchino per creare disegni e decorazioni complicate.
E’ quindi chiaro in questo progetto la potenzialità dei media e delle tecnologie non solo nel creare interazione tra uomo e macchina e tra uomini mediante le macchine, ma anche la capacità di avvicinare due mondi, quello Marocchino e quello Scozzese, culturalmente così diversi, apparentemente…