Le idee sono energia. Il vostro cervello è un satellite. Là fuori c’è la vostra mente.” Queste sono le basi di The Sputnik Observatory, un ambizioso progetto di documentazione e rappresentazione della cultura contemporanea. Sputnik – letteralmente “compagno di viaggio”- nasce dall’idea che tutte le nozioni e le tematiche siano in qualche modo connesse le une alle altre, che i “sei gradi di separazione” che legano tutti gli esseri umani sulla Terra siano applicabili anche alle loro elaborazioni mentali, e che anche i concetti più radicali e ritenuti marginali, siano in realtà fertile materia d’investigazione e contribuiscano in maniera critica al nostro panorama culturale.

The Sputnik Observatory nasce da Sputnik,Inc., un’organizzazione culturale con sede a New York, dedicata all’esplorazione e documentazione della cultura contemporanea.

Sputnik usa come “piattaforma di lancio” un sito dedicato, dove attraverso interviste a pensatori ed esperti dei campi più disparati, traccia percorsi inattesi e connessioni improbabili, offrendo un quadro organico, multimediale, aperto e condiviso delle idee che stanno plasmando il nostro modo di essere e di rapportarci al mondo. Il sito è stato realizzato da Jonathan Harris, da anni impegnato nel design di siti web che permettano di rappresentare la messe di dati a cui siamo continuamente esposti, tracciando una personalissima “poetica” all’interno del campo dell’ information aesthetics, ovvero nella visualizzazione creativa dell’informazione (Digimag ha intervistato Harris nel numero 39 – Novembre 2008: http://www.digicult.it/digimag/article.asp?id=1323 ).

.

Diversamente da un’enciclopedia, che registra e definisce in maniera sistematica e omogenea –ma “piatta” e monodimensionale – il sapere acquisito, il progetto Sputnik vuole stimolare l’associazione di concetti attraverso un approccio multidimensionale basato sul contesto e su temi generali. Per fare ciò, Sputnik offre diverse prospettive e modalità di visualizzazione e fruizione: per “Temi” (Themes, listati in ordine alfabetico), “Conversazioni” (Conversations, interviste che raccolte in insiemi connotano un Tema), “Percorsi” (Paths, una traccia lasciata da altri utenti che raccoglie le Conversazioni visionate riguardo ad ogni Tema), e “Trasmissioni”(Transmissions, un montaggio delle varie Conversazioni).

Sputnik diventa così una sorta di organismo, in costante crescita ed evoluzione, arricchito e aggiornato in un sistema collaborativo, sia dalle Conversazioni di selezionati “Pensatori”, sia dagli apporti dei fruitori, che creano uno stimolante scambio intellettuale e aumentano l’orizzonte della riflessione – dalle spirochete al sistema interplanetario, passando per il metabolismo urbano.

Oggi più che mai, gli utenti della Rete sono una maggioranza sempre meno silenziosa e sempre più attiva nel definire l’ambito culturale entro cui la società si muove ed evolve. Allo stesso tempo, i modelli di rappresentazione del pensiero si stanno trasformando in maniera radicale, includendo percorsi di fruizione che permettono “montaggi” multipli e personalizzati di informazioni derivate da un sistema aperto e continuamente cangiante – come nel caso dello Sputnik Observatory. Le nostre idee sono energia: ora dobbiamo solo metterle là fuori.


http://sptnk.org/

http://www.number27.org/

video