Se si uniscono musica electro-punk, erotismo, sperimentazione creativa e eccentricità, eccovi Dahlia Schweitzer. Originaria di New York, e ora stabile a Berlino, Dahlia è l’esempio della nuova figura di artista “polimediale”, che non usa unicamente un media per esprimersi, ma combina musica, fotografia, scrittura, performance. In più, la sua sperimentazione esplora tematiche come sessualità e identità, fantasia e gender e si colloca nella nuova ondata di sperimentazione soft-porn che sta emergendo negli ambiti più indipendenti e all’avanguardia di alcune città europee (da Berlino ad Amsterdam).
Nell’area della musica electro-punk e della performance, Dahlia ha ideato l’electro-cabaret, una rivisitazione in chiave performativa, elettronica e post-punk del cabaret della Dietrich, la celebre attrice tedesca. L’electro-cabaret combina musica contemporanea ed estetica old-fashion; nato a Berlino nelle serate del King Kong Klub con il nome di Hanky Panky Cabaret, è stato presentato dall’artista in diverse città europee, come Londra, Vienna, Berlino, Milano, Roma, Parigi, e a New York e Tel Aviv. Nell’ambito della scrittura, Dahlia ha pubblicato nel 2004 Lovergirl, un’autoproduzione indipendente che propone una serie di racconti erotici a sfondo autobiografico, che sono stati presentati in diverse locations della città di Berlino. Il libro, redatto in inglese, si struttura nella forma delle short stories, precedentemente pubblicate in magazine erotici, e di cui una selezione è di prossima pubblicazione in Glamour Girls: Femme/Femme Erotica (Haworth Press), mentre un’altra è stata pubblicata all’interno di The Mammoth Book of Women’s Erotic Fantasies (Robinson Press). Opera comunque di maggior respiro, sarà I Don’t Really Love Sex (Sex mag ich eigentlich gar nicht) , scritta in lingua tedesca e che vedrà la luce in ottobre, presentato alla fiera del libro di Francoforte.
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In Lovergirl l’autrice esplora il suo rapporto con l’erotismo, portando il lettore all’interno di fantasie che esprimono il conflitto di una donna che si confronta con il “sexual power” e le cui azioni sono sempre nella zona al limite fra l’essere accettati e l’essere desiderati, in una realtà difficile come quella dell’industria del sesso di New York. A proposito del libro, l’artista scrive: “Lovergirl is Dahlia’s story. Lovergirl is every girl’s story. Lovergirl is about breaking the rules, finding yourself, and not being afraid to get a little dirty”.
Lovergirl, è anche il tema delle foto realizzate da Dahlia, che esplorano tematiche dall’erotismo alla sessualità e sono state esposte in diversi locali di Berlino, fra cui il White Trash, in cui si realizzano serate di musica sperimentale, da electro-punk a electroclash. Le foto, che propongono una visione dell’erotismo sperimentale e di derivazione post-punk, sono state pubblicate anche in magazine erotici, il celebre Nerve è uno di questi. L’idea del porno nelle opere di Dahlia non è mai volgare, ma qualcosa di molto curato esteticamente e frutto della ricerca di una donna che va oltre gli schemi, ed è consapevole dell’esprimere il proprio corpo senza barriere o stereotipi fallocentrici.
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Ma quello per cui l’attività di Dahlia sicuramente brilla di più, è la musica. I suoi pezzi si possono scaricare online dal suo sito in formato mp3, dando voce a una delle correnti più innovative del momento a Berlino, che vede protagonisti diversi personaggi, da Namosh a Boy from Brazil, a Eletrocute, Peaches e Stereo Total, protagonisti delle compilation Berlin Insane I e II prodotte da Pale Music.
Per concludere questa rosa sensuale delle attività dell’artista-performer Dahlia, va citata la sua esperienza come curatrice di eventi e serate musicali, fra cui Blood nel Sage Club di Berlino, che ha animato i primi sabato del mese dello scorso inverno e Plastique, Cest Chic! , sempre nello stesso locale, ma di domenica, lanciando una nuova proposta per dare sfogo ai lunghi weekend notturni berlinesi.
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Dahlia è stata anche protagonista nella performance Bio Doll’s Baby curata da Franca Formenti nell’ambito della mostra-evento Hack.it.art presso il museo Kunstraum Kreuzberg Bethanien. Prossimo step in agenda per Dahlia, oltre alla pubblicazione del libro Sex mag ich eigentlich gar nicht , è la produzione di un CD musicale indipendente che raccoglie tutti i pezzi dell’artista e che vedrà la luce alla fine di questa estate. E per sapere qualcosa di più, consultate il blog di Dahlia nel suo sito.