FriendsOfEd è forse la casa editrice che mancava, quella cioè che colma il buco lasciato dagli altri editori, quel buco posto esattamente fra creatività e utilizzo dei software.È altresì interessante notare la politica della FriendsOfEd che permette spesso e volentieri di scaricare parti intere di ciascun libro in PDF nonché parte, se non tutti, dei sorgenti allegati allo stesso.

Nel loro vasto catalogo, che merita sicuramente una visita, è possibile trovare un libro, 4×4 Beyond Photoshop: Generative Design, nel quale vengono riuniti quattro artisti che si occupano di creazione generativa. Il libro è un po’ datato, ma gli artisti sono tutt’ora molto attivi nella loro pratica. E’ importante inoltre menzionare la seconda versione di Flash Math Creativity, un vero e proprio manuale per chiunque fosse interessato alla grafica generata. In ‘Beyond Photoshop’, possiamo saggiare alcuni creativi che hanno dato inizio a questa nuova era della creazione digitale, caratterizzata sia da un esigenza, da parte dei creativi stessi, di costruirsi i software per realizzare i propri lavori, che da un oggettiva facilitazione, rispetto al passato, nel costruirli.

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meta.am
Artista attivo in tutte le declinazioni del media, con un approccio orientato all’astratto rarefatto. Le immagini procedurali trovano i migliori risultati quando incontrano la ‘delicatezza’ piuttosto che il chaos.

Lia
In realtà un duo distribuito su tre domini ( dextro.org , re-move.org e turux.org), hanno alle spalle una produzione sterminata di scratch-code, da un po’ di tempo raccolte e vendute sotto forma di cd-rom. Il loro approccio radicale li rende sicuramente interessanti, inoltre le loro impossibili intefacce web sono tra le cose più interessanti dei loro lavori.

Adrian Ward
Storicamente impegnato nella produzione di sistemi generativi, e divenuto ‘famoso’ con il suo Auto-Illustrator. Adrian Ward emerge come figura di riferimento nella software-art, benché il suo approccio un po’ troppo commerciale (la maggior parte dei suoi software vengono venduti come qualsiasi altro programma commerciale) forse l’ha penalizzato in fatto di creatività.

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Golan Levin
È sicuramente la figura più interessante del quartetto, attivissimo in vari ambiti della creazione digitale radicale. Autore della ‘quote’ sulla pagina di FriendsOfEd, che riassume il senso del libro, la quale assegna ai singoli artisti, piuttosto che alle software-house, l’onere e l’onore di immaginare e costruire software creativi.

Golan ha al suo attivo una quantità notevole di lavori per i quali viene fatto un uso intensivo di custom software. ‘ Messa di Voce, una performance interattiva, già recensita su questo magazine, The manual input session, un interessante esplorazione di come è possibile comporre musica con la gesualità delle mani, Re-Mark un installazione interattiva, nonché l’imponente AVES (Audiovisual Environment Suite) una serie di software e algoritmi per la creazione procedurale in real-time, sia per artworks che per live-video.

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In Levin, più che negli altri tre, emerge un dato importante: non è tanto nell’ambito creativo in cui ci si cimenta, quanto l’attitudine alla creazione, a costituire il fattore fondamentale. Questo spiega la facilità di cimentarsi in varie discipline, che si tratti di video, musica, arte visiva o teatro. Per questo motivo possiamo parlare di una nuova era di creativi/artisti, più flessibili poiché posizionati a metà fra l’idea e il risultato, a metà fra la creatività e la tecnica. Non stiamo parlando di un’invasione di superdotati, di Leonardo da Vinci c’é ne uno, semplicemente la loro natura creativa è nel ‘processo’.


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4×4 Beyond Photoshop: Generative Design

Flash Math Creativity

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Lia

Adrian Ward

Golan Levin