Si è appena concluso a Pisa il Worldhaptics, 1° Congresso mondiale sulle scienze e le tecnologie della manipolazione e della percezione tattile. Il congresso, di risonanza internazionale, si è svolto presso l’Area di Ricerca del CNR di Pisa nei tre giorni del 18-19-20 Marzo costituendo senz’altro un significativo riconoscimento, a livello mondiale, per le unità di ricerca della città stessa. Coinvolti il prof. Antonio Bicchi, direttore del Centro di ricerca “E.Piaggio” della facoltà di Ingegneria e co-fondatore del TouchLab dell’Università di Pisa, e il prof. Massimo Bergamasco, direttore del laboratorio di Robotica Percettiva PERCRO della scuola S. Anna. I due grandi cervelli sono stati invitati ad unire nel polo di ricerca pisana le due conferenze, di importanza internazionale, IEEE Symposium on Haptic Interfaces for Virtual Environments and Teleoperator System, e la conferenza europea EuroHaptics.

Worldhaptics ha riunito oltre trecento studiosi, provenienti da tutto il mondo, rappresentanti delle diverse discipline scientifiche della robotica, neuroscienze, psicologia cognitiva, informatica. Tra questi Roland Johansson della Umea University, riferimento nello studio della percezione tattile, e Tsuneo Yoshikawa della Kyoto University, esperto nello sviluppo di sistemi di teleoperazione e di interfacce per la percezione tattile in ambienti virtuali. Dal dibattito tra i più eminenti rappresentanti della ricerca per lo sviluppo tecnologico emerge un’attenzione sostanziale alla percezione tattile e la sua possibile applicazione nello sviluppo di strumenti capaci di migliorare l’interazione dell’uomo con le macchine ed i media digitale.

A questo proposito i progetti presentati si rivolgono soprattutto all’applicazione di dispositivi, robotici e di realtà virtuale, per il settore biomedicale: da arti robotici avanzati ai dispositivi di teleoperazione a distanza, fino addirittura alla realizzazione di una cute artificiale sensibile al movimento e al tatto. Come ormai avviene da anni, nella ricerca applicata allo sviluppo di interfacce interattive, sembra determinante il ruolo delle neuroscienze e la comprensione delle basi biologiche nello studio dei meccanismi percettivi. Questo si traduce in una tendenza a progettare strumenti in grado di simulare in modo sempre più preciso modalità umane di interazione con l’esterno, e le reazioni ad esse associate, insieme alle procedure che sottendono al funzionamento dei nostri organi di senso. A questo proposito credo sia doveroso ricordare il contributo storico in questo ambito di ricerca apportato dal nostro Massimo Bergamasco, responsabile di progetti come “Glad-in-art”, “Artsglove” ed “Il Museo delle Pure Forme” che testimoniano quanto la ricerca del professore sia stata fondamentale nello sviluppo delle arti interattive, e non solo a livello nazionale. 


Accenniamone brevemente. Il progetto Glad- in- art, già in corso dal 1990, riguardò la realizzazione di un’interfaccia in grado di analizzare in tempo reale la retroazione di forza tattile in ambienti virtuali., ovvero la possibilità di evidenziare attraverso uno spazio simulato eventi e rispettive reazioni. Questa interfaccia fu battezzata col nome di Artsglove, un esoscheletro munito di sensori cinestetici (ovvero sensori meccanici, ottici, magnetici, acustici) in grado di registrare i movimenti delle singole articolazioni.

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Il sistema esoscheletrico fu progettato per coprire mano-avambraccio e braccio e tradurre i movimenti dell’operatore in forze cinetiche capaci di intervenire in ambienti virtuali remoti. In sintesi, l’attenzione Bergamasco si è rivolta in particolare alla progettazione di interfacce, così dette epicritiche, in grado di simulare sensazioni tattili e di contatto nella manipolazioni di oggetti virtuali come se avvenissero a livello reale. E’ questa stessa tecnologia ad aver ispirato il “Museo delle Pure Forme”, proposta di una futuribile fruizione delle opere d’arte, simulate in ambienti artificiali, in grado di coinvolgere nel godimento delle opere tutte e cinque i sensi. Queste ricerche sono state condotte tutte presso la scuola Superiore S.Anna di Pisa. L’anno scorso di questi tempi il laboratorio PERCRO del S.Anna ha organizzato un ciclo di lezioni su arte e realtà virtuale rivolto a studenti ed artisti. Fra le tematiche affrontate la computer art, la realtà virtuale, la video arte, la realtà aumentata e l’esplorazione di oggetti invisibili.


www.percro.org/about.html

www.worldhaptics.com/

www.sssup.it/sssup/index.jsp?lang=en

www.pureform.org/