Nove viaggi nel tempo. Alcantara e Arte nell’Appartamento del Principe è una mostra promossa e prodotta dal Comune di Milano – Assessorato alla Cultura, Palazzo Reale e Alcantara, ideata per le sale dell’Appartamento del Principe, e aperta al pubblico gratuitamente.
Curata da Davide Quadrio e Massimo Torrigiani, la mostra è la terza di un ciclo di mostre che dal 2016 esplora le sorprendenti qualità dell’Alcantara® come materiale per la creazione artistica, trasformando gli spazi dell’Appartamento del Principe in porte d’accesso all’altrove dell’arte.
In Nove viaggi nel tempo, dieci artisti sono riuniti attraverso nove progetti (Esther Stocker e Iris van Herpen hanno creato un’opera d’arte collaborativa) in una varietà di media. Dalla trasfigurazione della pittura alla moda, dal digital design alla musica, tutti traggono ispirazione dalle specificità di un materiale unico, analizzandone tutte le declinazioni e le potenzialità, esplorandone i processi di invenzione e produzione, collaborando con tecnici ed esperti, sia lungo percorsi indipendenti che attraverso innovativi progetti di collaborazione.
I dieci artisti sono: aaajiao, Andrea Anastasio, Caterina Barbieri, Krijn de Konig, Li Shurui, Chiharu Shiota. Esther Stocker e Iris Van Herpen, Zeitguised, Zimoun. Ognuno di loro, compreso l’inedito duo Stocker – van Herpen, ha ideato un lavoro site-specific, dialogando con l’Appartamento del Principe: una rampa di lancio per viaggi che spaziano tra laboratori di scienze anomale, mutazioni, sinusoidi, apparizioni oracolari, metronomi sghembi, corridoi psichedelici, torsioni dal naturale all’artificiale e viceversa.
Una successione di scenari fantastici tra architetture effimere e sofisticati dispositivi sonori interattivi. Come nelle due precedenti mostre della serie, Avviamento Fantastico e Ho visto un re, anche qui uno dei fili conduttori – il “tempo” – è il risultato di una conversazione tra gli artisti, che hanno avuto modo di incontrarsi all’inizio del progetto sia a Palazzo Reale che nello stabilimento produttivo di Alcantara nell’Italia centrale e, in alcune occasioni, durante l’allestimento.
Ma il “tempo” è anche il risultato del dialogo tra gli artisti e il materiale, tra gli artisti e i luoghi, tra gli artisti e i curatori. In questo caso, l’Appartamento del Principe ha portato a una riflessione sulle diverse dimensioni del tempo: sul “nostro tempo”, quello quotidiano, pratico e fugace, contrapposto (o complementare) al “tempo scientifico”, dilatato e impercettibile.
La realtà microscopica che ci presenta aaajiao, il muro di microvariazioni percussive offerto da Zimoun, le geometrie zoomorfe di Esther Stocker e Iris van Herpen. Il mondo alterato dalla misteriosa chimera di Andrea Anastasio e dalle spesse ragnatele di Chiharu Shiota.
L’anamorfosi digitale di Zeitguised, l’universo elettronico di Caterina Barbieri e il suo sintetizzatore interattivo. Il tempo nella quarta dimensione, al di là della nostra esperienza e comprensione, come evocato da Li Shurui. I riferimenti spaziali e temporali dell’architettura che avvolge la mostra e che svaniscono nella sala di Krijn de Koning.
Ogni ambientazione si rivela una sorpresa che ci proietta in una sequenza di dimensioni diverse e coinvolgenti. Un viaggio a volte astratto ma mai irraggiungibile che ci riserva tra mondi mutevoli ed esperienze estetiche sorprendenti. L’Alcantara è un materiale di rivestimento, frutto di una tecnologia unica e brevettata, prodotto e commercializzato da Alcantara Ltd..
Totalmente Made in Italy e certificata Carbon Neutral, l’Alcantara trova applicazione soprattutto nei settori del design, della moda, degli accessori, dell’elettronica di consumo, dell’automotive e della nautica. Con questo nuovo progetto, l’azienda prosegue la sua originale attività di ricerca e sviluppo, aprendosi sia agli artisti affermati che a quelli emergenti, invitandoli a confrontarsi con opere d’arte originali, complesse e uniche.