Mario Margani

La fabbrica è esplosa: evviva la fabbrica. Intervista con Fabrizio Bellomo

Fabrizio Bellomo porta avanti da alcuni anni la ricerca sulle interconnessioni tra strumenti, rappresentazioni e retoriche del lavoro. Con FILM, presentato nel 2020 con il debutto a novembre al Torino Film Festival (che si è svolto interamente online) nella sezione ITALIANA.DOC, affronta la rielaborazione di proprie esperienze e ricerche sviluppate tra l’Italia, la Serbia, l’Albania e la Germania, paesi nei quali Bellomo ha prodotto interventi e realizzato mostre negli ultimi anni. Il cortocircuito, illuminate e talvolta ironico, tra vecchi e nuovi paradigmi visivi e sociali nella relazione tra essere umano e macchina mette in risalto il continuo ritorno e rinnovamento di dinamiche di smaterializzazione del lavoro, managerializzazione dell’esistenza umana, appiattimento, omogeneizzazione culturale e (auto)sfruttamento.... READ MORE...

Isole, fantasmi e utopie. Un’intervista con Elise Florenty & Marcel Türkowsky

In questa intervista di Mario Margani con Elise Florenty e Marcel Türkowsky tratta delle questioni della moltiplicità della rappresentazione della terra utilizzando come punto di partenza la loro ultima mostra e focalizzandosi sul loro interesse per i modi di narrazione non convenzionali e sulle loro maniere nomadi di sviluppare i progetti cinematografici.... READ MORE...

Make Data Small Again. Intervista con Gianluca Monaco

Partendo dal suo background in graphic design e comunicazione visiva, il lavoro di Gianluca Monaco si è sviluppato sempre più nella sfera del digitale, tra interaction design e front-end development. Nel 2018 l'artista ha partecipato alla mostra New Imaginaries for Crypto Design, metaphors and new images of the Deep Web al NeMe Arts Center di Limassol (Cipro). L’intervista è nata come scambio d’idee e considerazioni.... READ MORE...

Memoria e metodologie visive per accorciare le distanze. Intervista con Yara Haskiel – parte 2

Dopo alcune considerazioni su uno dei suoi due lungometraggi più recenti, Tsakalos Blues, la video artist Hara Haskiel e il nostro autore Mario Margani continuano la loro conversazione soffermandosi sull'ultimo lavoro dell'artista: I don't write diaries I & II. In questa seconda parte si affrontano questioni tecniche come il rapporto tra l'immagine e l'osservatore, il coinvolgimento del pubblico e la nozione di precarietà.... READ MORE...

Choy Ka Fai: corpo, memoria, speculazioni

Choy Ka Fai artista di Singapore, è famoso per le sue performance e installazioni in cui i movimenti del danzatore vengono stimolati e registrati attraverso l'uso dei mezzi tecnologici, e scambiati con quelli degli altri performer. Il corpo diventa quindi una base su cui poter sperimentare e rendere visibile il digitale e la sua sfera più nascosta... READ MORE...

afterglow: la ventisettesima edizione di transmediale. Un report non linerare

Commissioned works, performances, conferences, talks, and an Internet black market have spiced up afterglow, the 27th transmediale that has taken place between 29.01 and 02.02 as usual at Haus der Kulturen der Welt in Berlin. Under the multiple meanings of the afterglow, and slogans such as “How do you feel today?” “Feel Healthy, Feel Fit”, the debate has rotated around the different approaches towards e-waste, cloud computing, surveillance, mining, big data, and whistle-blowers.... READ MORE...

Il Sacro e il Profano. Un’intervista a Christopher Kline

Christopher Kline (Kinderhook NY, 1982) è un artista sincretico che preferisce essere definito creatore e i cui progetti spaziano su di una vasta gamma di media e ambiti artistici. Nelle collaborazioni e nei progetti personali, come Snakebraid, Wooden Veil, Night Music e Gemeine Gesteine, ​​Kline si è occupato di ricerca nel campo della musica rituale, della cultura sacra e del primitivismo concentrandosi sulla loro astrazione e ri-contestualizzazione in happening e mostre. Oltre al suo interesse per la musica sperimentale, nel 2010 ha iniziato, con lo pseudonimo Hush Hush, un progetto di musica pop che si colloca al di fuori del mondo dell’arte per diventare un reale prodotto commerciale.... READ MORE...

Cia Rinne. Appunti per gli ascoltatori

Cia Rinne (1973, Gothenburg) è una scrittrice, poeta e artista con una predilezione per le lingue - ne padroneggia più di una decina. Nata in Svezia da famiglia finlandese e cresciuta in Germania, ha conseguito un Master in Filosofia studiando a Francoforte sul Meno, Atene e Helsinki. Sin dall’infanzia ha dovuto continuamente cambiare lingua e adattarsi a nuovi luoghi e abitudini, cosa che ha influenzato le sue attenzioni per le implicazioni politiche e culturali che si celano nel linguaggio, tra sottili differenze e slittamenti di significato.... READ MORE...