TRAFO Center for Contemporary Art annuncia una serie di installazioni e commissioni sviluppate intorno al tema del suono e che saranno presentate tra Giugno e Dicembre 2016.
La serie verrà inaugurata il 18 Giugno con la presentazione dell’opera The Forty Part Motet dell’artista canadese Janet Cardiff. L’opera fa parte delle collezioni permanenti del Museum of Modern Art di New York e della National Gallery of Canada.
Il lavoro, composto da 40 altoparlanti collocati nella spaziosa sala principale del TRAFO, è una rivisitazione contemporanea della composizione medievale Spem in Alium Nunquam Habui (I have never put my hope in any other) del compositore inglese Thomas Tallis (1556/1573). 40 voci registrate separatamente sono riprodotte tramite 40 altoparlanti situati in un ovale all’interno della stanza. I megafoni sono configurati in otto cori separati ognuno formato da cinque voci (soprano, contralto, tenore, baritono e basso).
Cardiff afferma “Mentre ascoltate un concerto siete normalmente seduti di fronte al coro, nella posizione tradizionale del pubblico. Con questo lavoro voglio che gli spettatori siano in grado di vivere un brano musicale dal punto di vista dei cantanti. Ogni esecutore ascolta un mix unico del brano musicale. Rendere il pubblico in grado di spostarsi all’interno dello spazio gli permette di stabilire una connessione intima con le voci, e mostra il brano come un costrutto mutevole. Inoltre sono interessato al modo in cui il suono può fisicamente costruire uno spazio in maniera scultorea e a come un visitatore può scegliere un percorso attraverso questo spazio fisico e comunque virtuale”.
Con base nella rurale Columbia Britannica, le opere di Janet includono media come film, video e fotografia. L’artista ha preso parte al Munster Skulptur Projekte nel 1997, esposto al Carnegie International di Pittsburgh nel 1999 e rappresentato il Canada alla Biennale di Venezia del 2001, in collaborazione con George Bures Miller.
Le più grandi mostre dei lavori di Cardiff e Miller sono state presentate presso il MoMA PS1 di New York; il Musée d’Art Contemporain di Montreal; l’Astrop Fearnley Museum di Oslo; il Castello Rivoli di Torino; MACBA di Barcellona; Institut Mathildenhöhe di Darmstadt, in Germania; il Miami Art Centre di Miami; l’Art Gallery of Ontario a Toronto; la Vancouver Art Gallery, in Canada; e l’ARoS Kunstmuseum di Arhus, in Danimarca. I suoi lavori al momento sono visibili alla Luhring Augustine Gallery di New York e alla Galleria Koyanagi di Tokyo.
Sound Systems (Giugno – Dicembre 2016)
Con la presentazione di The Forty Part Motet, TRAFO inaugura una serie di mostre intitolate Sound Systems, che riunisce installazioni e commissioni incentrate sul tema del suono. La serie include interventi site-specific di Mateusz Chorobski, Ari Benjamin Meyers, Andreas Greiner con Tyler Friedman e Konrad Smolenski, che si svolgeranno tra Giugno e Dicembre 2016. La programmazione delle mostre e degli eventi di accompagnamento sarà costantemente aggiornata e le commissioni, presentate in anteprima al TRAFO, sono state create in collaborazione con la curatrice Marie-Eve Lafontaine.
L’arte visuale commerciale-tradizionale ha spesso ignorato e sottovalutato la travolgente presenza del suono nella cultura contemporanea. Tuttavia, il suono nelle sue numerose variazioni è indiscutibilmente uno degli elementi più importanti nella nostra vita quotidiana. La musica pop, gli annunci pubblicitari, i rumori della strada, le conversazioni: questi sono solo alcuni dei fattori che modellano la percezione del nostro mondo.
Ogni opera è progettata per coinvolgere il visitatore e immergerlo in un altro aspetto della pratica sonora, ed è come se la serie ci chiedesse: cos’è “l’arte sonora”? Qual è la relazione tra la performance, l’opera d’arte e l’osservatore? Dove finisce il “rumore” e dove inizia il “suono” o la “musica”?
Informazioni su TRAFO
TRAFO Center For Contemporary Art è un’istituzione culturale pubblica situata in un’antica stazione di trasformazione elettrica a Szczenic, in Polonia. A causa della struttura unica dell’edificio e tramite la sua concentrazione di opere site-specific, TRAFO si dedica alla produzione di mostre che prestino particolare attenzione alle questioni di identità e trasformazione dell’arte contemporanea nella sfera moderna. La mostra e il progetto sono stati supportati dall’attività editoriale di TRAFO e da un completo programma di formazione. La mostra presso TRAFO e il supporto operativo sono stati generosamente forniti dalla città di Szczecin.