Birmingham Open Media ha appena lanciato Genecraft: Art in the Biogenetic Age, mettendo in mostra le collaborazioni tra artisti e scienziati, evidenziando quella ricerca genetica all’avanguardia che ha luogo a Birmingham.
La mostra fa parte di un programma più ampio del BOM, che presenta l’arte ai confini della scienza e che ha suscitato grande interesse grazie alla conduttrice radiofonica e professoressa Alice Roberts (suoi i programmi della BBC:The Incredible Human Journey e la serie di Radio 4, The Earth) col tweet “Art Comes Alive in Birmingham”.
L’artista Laurie Ramsell, originaria dalle West Midlands, ha lavorato al fianco del professor Ferenc Mueller dall’Università di Birmingham, per approfondire come l’embrione del pesce zebrato sia stato studiato nello sviluppo delle nuove terapie per il cancro. La sua nuova scultura Homodanio B (2017) è fatta di cellulosa batterica (una sostanza forte e modellabile prodotta dai batteri) e dal DNA dello stesso artista. Prende la forma visiva di un embrione di pesce zebra, attualmente molto studiato per le similitudini sorprendenti tra il suo codice genetico e quello umano.
Heirloom (2016-17) è invece l’’opera dell’artista Gina Czarnecki, in collaborazione col professor John Hunt dell’Università di Liverpool. Questo ritratto vivente utilizza tessuto umano coltivato dalla saliva della figlia della Czarnecki. Ritratti scientificamente accurati vengono creati utilizzando cocktail di cellule coltivate. Col tempo, le cellule raggiungono lo spessore di un foglio. Vengono poi conservate, “sollevate” e presentate come ritratti personalizzati a tre dimensioni.
Heirloom potrebbe portarci verso nuovi sviluppi nella chirurgia ricostruttiva e cosmetica. Forse in futuro aggiungeremo scan 3D del corpo alle biobanche, insieme a campioni delle nostre cellule. Poi, quando sarà necessario, le strutture 3D potranno essere coltivate, una specie di trapianto dal nostro vecchio corpo. Un heirloom (cimelio di famiglia) che i genitori possono decidere di lasciare per – e da – i loro figli.
Heirloom e Homodanio B utilizzano materiale biologico per re-inventare sculture e ritratti nell’era della biogenetica. Le opere d’arte pongono importanti domande sull’etica e la sfida per la sopravvivenza umana mentre corriamo verso un futuro, nel giro di pochi anni, di diagnosi predittive e medicina “genomica” personalizzata..
BOM
BOM è un centro che lavora per creare un nuovo modello di prstica radicale nell’intersezione di arte, tecnologia e scienza con un notevole impatto sociale. Facendo investimenti sostenuti in una comunità di Fellows e sviluppando profetti strategici e collaporazioni, testiamo idee di avanguardia che ricercano il valore trasformativo dell’arte attraverso istruzione, salute e società