Il 1948 può essere considerato come un varco attraverso il quale è possibile riconsiderare la storia di oggi; è il momento decisivo il cui il cumulo di macerie lasciate dalla furia delle due guerre mondiali ha cominciato a ricomporsi nelle nuove forme di ordine tecnologico, scientifico e culturale che caratterizzano la nostra contemporaneità.
Con l’era atomica, l’era digitale e quella dell’”uomo idrocarburo”, il 1948 rappresenta un momento critico per molti sviluppi e percorsi di dipendenza a venire. Il 1948 infatti è stato un anno di ricomposizione non solo del mondo – il progetto moderno di ridefinizione tecnico-culturale e geo-politica – ma del pianeta intero. La tecnosfera si è mobilitata e con essa siamo entrati nell’Antropocene.
Guardando al 1948 come punto di riferimento della Grande Accelerazione (quando il numero di abitanti, le emissioni di CO2 e i consumi si sono incrementati rapidamente), si scopre come questo cristallizzarsi di nuove strutture e la sua trasformazione del pianeta in uno spazio tecnico operativo sia emersa e si sia diffusa con un effetto a cascata all’interno delle diverse scienze e ricerche su scala industriale quanto delle rivoluzioni politiche e artistiche.
La tecnologia si è affermata su scala planetaria principalmente attraverso la manipolazione di minuscoli elementi, componenti o “bit”: modificando composti chimici e fissando standard dettagliati per la tecnica, la politica e l’economia globali, facendo esperimenti sul patrimonio genetico e sulla gestione della probabilità e del rischio, attraverso la costruzione di materiali funzionali e di microelettronica, di codici algoritmici, di sogni cibernetici e di epistemologie, la Terra su cui viviamo è stata efficacemente riorganizzata. Questo processo di riorganizzazione oggi è chiamato “tecnosfera”.
Dal 30 novembre al 2 dicembre, le varie fasi storiche e i temi che le uniscono saranno analizzate attraverso conferenze, performance, incontri e installazioni di varia durata, visibilità e livello d’interazione. Per rielaborare le attuali categorie epistemologiche e i nostri modi di guardare alle vicende che hanno segnato questo pianeta saranno utilizzati diversi approcci, dalla ricerca artistica a quella sulle fonti storiche.
Gli eventi Switches, Seeds, Hydrocarbons, Tokens, e Chance funzionano quindi come modelli storici esemplari che delineano il 1948 come momento della mobilitazione della tecnosfera. Questi registratori di bit toccano argomenti come la dichiarazione universale dei diritti umani, l’invenzione del transistor bipolare e quella di “ambiente” come condizione globale che richiede manutenzione e controllo, l’apogeo dello sperimentale Black Mountain College con l’arrivo di Buckminster Fuller e John Cage, e la fondazione del pionieristico think-thank militare-accademico-industriale RAND (Research ANd Development) Corporation.
I temi affrontati comprendono inoltre il progresso della produzione di fibre sintetiche petrolchimiche che hanno portato all’incremento di rifiuti combustibili fossili, il “Piano per la trasformazione della natura” di Stalin, l’avvento della cibernetica, l’unità di misura dell’informazione digitale (il bit), l’Havana Charter che ha disciplinato il commercio e gli investimenti internazionali, l’apartheid, la fotocopiatrice Xerox e i Tupperware. Il concept e la realizzazione sono a cura di Katrin Klingan, Christoph Rosol, Nick Houde, Janek Müller. Il progetto di ricerca Technosphere 2015-2019 fa parte di 100 Years of Now.
https://www.hkw.de/en/programm/projekte/veranstaltung/p_136819.php
https://www.hkw.de/en/programm/projekte/veranstaltung/p_136821.php
https://www.hkw.de/en/programm/projekte/veranstaltung/p_136823.php
https://www.hkw.de/en/programm/projekte/veranstaltung/p_136825.php
https://www.hkw.de/en/programm/projekte/veranstaltung/p_136827.php
http://www.hkw.de/en/programm/projekte/2015/technosphere/technosphere_start.php