Touch for Luck è un’opera interattiva digitale che, attraverso un gioco, emula i meccanismi delle piattaforme social appositamente studiati per tenerci incollati allo schermo. Con un semplice tocco sul proprio smartphone, i giocatori guidano i movimenti di un pesce dentro uno stagno virtuale, facendolo interagire con altri pesci manovrati allo stesso modo da utenti in tutto il mondo. Ogni sera, l’intero stagno condiviso e pieno di giocatori viene visualizzato sul M+ Facade, un ampio schermo LED installato sul museo che si affaccia su Victoria Harbour, a Hong Kong.
Creato da Moniker, studio di interaction media e design situato ad Amsterdam, Touch for Luck analizza le trappole dei social media e i rischi in termini fisici e fisiologici derivanti dal rimanere costantemente online. L’obiettivo del gioco consiste nell’acquisire alcuni portafortuna, toccando lo schermo senza mai staccare il dito. «Essere offline è diventato un privilegio per pochi», sostengono Luna Maurer e Roel Wouters, fondatori di Moniker. Più i giocatori tengono il loro smartphone in mano, più i loro avatar acquatici ottengono ricompense. E col proseguire del gioco, un semplice pesciolino verde può cambiare aspetto e spiccare in mezzo agli altri.
Connettendo i dispositivi personali dei giocatori a uno tra i più grandi schermi al mondo, Touch for Luck offre un’esperienza immersiva e fa emergere l’assurdità e le insidie delle interazioni online, alimentate a colpi di touch.