Campaign è la prima mostra in Portogallo dell’artista inglese Liam Gillick di base a New York (1964, Aylesbury, GB): concepita come una serie di interventi di cambiamento scultoreo nelle gallerie del Serralves Museum, la mostra riflette il duraturo impegno di Gillick verso le questioni di processo, di partecipazione, di collettività e potere decisionale.
Gillick presenta una progressiva sovrapposizione di situazioni spaziali e performative che elaborano progetti scultorei realizzati dalla fine degli anni Novanta e fino a oggi lasciati incompiuti. Con l’aggiunta del suono, i lavori sculturali e le opere basate su testo sono esistiti come prototipi o schizzi iniziali, ma non sono mai stati riprodotti su scala architettonica per la quale erano inizialmente progettati. La coreografia dello spazio, degli oggetti e delle idee di Gillick è poeticamente indirizzata verso temi temporali, quali la storia e la durata, e codici visivi e spaziali del sociale.
Factories in the Snow, visibile da gennaio 2016, fa da apertura alla mostra. Concepito inizialmente da Gillick per Postman’s Time, a cura di Philippe Parreno e Hans Ulrich Obrist per il primo Manchester International Festival nel 2007, l’opera include un pianoforte Disklavier che riproduce i tentativi registrati dell’artista di richiamare la melodia della canzone “Grândola, Vila Morena,” legata all’inizio della Rivoluzione dei Garofani in Portogallo del 1974; e neve nera artificiale, come rappresentazione di una riflessione poetica sulla memoria individuale e collettiva.
A partire dal 9 aprile, Gillick presenterà una versione estesa della sua Milan House (AC/DC e Joy Division), intitolata Scale Model Of A Social Center For Teenagers For Milan 1993 (Porto). Questo centro sociale per giovani fu la risposta di Gillick alla sua prima commissione pubblica nel 1993. L’artista a riguardo di questo progetto irrealizzato ha scritto: “In risposta a un invito di esporre in qualsiasi luogo volessi in Italia un opera d’arte pubblica, ho progettato una casa da costruire a Milano… La casa è stata concepita come parte di uno schema di un centro sociale e parcheggi per auto nella zona meridionale della città. Una pietra miliare coperta da scritte di vari titoli di canzoni che saranno inevitabilmente modificate dagli utenti dell’edificio. L’architettura è in armonia con l’area circostante eppure la decorazione della superficie è contrassegnata su larga scala.”
A maggio Scale Model Of A Social Center For Teenagers For Milan 1993 (Porto) diventerà una cornice trasparente per testo e suono. Sarà accompagnato da una seconda installazione su larga scala intitolata A Game of War (Terrain). Nel 1977 il situazionista francese Guy Debord ha fondato la società Strategic and Historical Games con l’obiettivo di produrre un “gioco di guerra” aggiornando la teoria militare per considerare i cambiamenti nella comunicazione e di strategia. Gillick elabora un gioco che riprende il Kriegspiel di Debord progettato per essere giocato da due giocatori su un piano di gioco di 500 caselle disposte in file di 20 per 25.
La quarta e ultima fase dell’esibizione, che verrà inaugurata a ottobre, culminerà in una serie di interventi nell’architettura esistente all’interno del museo. Una serie di “Piattaforme di Discussione” ad hoc saranno create tramite l’utilizzo dei lucernari esistenti che hanno illuminato tutte le opere precedenti di Campaign.
Un programma di dibattiti pubblici avrà luogo durante il corso dell’esibizione. Il 9 aprile si terrà una conversazione tra l’artista e Suzanne Cotter. Campaign verrà accompagnato da una pubblicazione completamente illustrata che documenterà le sue quattro fasi.