Curatore: Zoe Whitley
L’artista e filmmaker Zina Saro-Wiwa ci offre una selezione di proiezioni e interviste che raccontino i suoi ultimi cinque anni di attività, in collaborazione con la curatrice della Tate Zoe Whitley. I film dell’artista erano inzialmente esperimenti recitativi e di story-telling ispirati all’estetica e alla narrativa fortemente drammatica dei film di Nollywood.
Dai primi lavori in questo stile, girati perlopiù a Lagos, si passa ai lavori più recenti, ambientati ancora una volta in Nigeria ma nella sua regione natale, il delta del Niger, terra del petrolio e dell’inquinamento.
La presentazione ha inizio con i primi lavori della Saro-Wiwa, i suoi Nollywoodiani Phyllis(2010) e The Deliverance of Comfort(2010), seguiti da estratti toccanti da Mourning Class: Nollywood(2010) e Sarogua Mourning(2011). Nei primi due cortometraggi l’artista si serve della struttura tragica per evidenziare la cruda vulnerabilità del dimostrare affetto, atti di fede ed espressioni di dolore.
Negli ultimi due viene invece esplorato lo spazio fra il documentario e la performance, rivelando come l’espressione delle emozioni possa portare a una vera e propria catarsi. In quanto creatrice di video arte, Saro-Wiwa si serve della performance per esplorare tanto l’interiore, quanto l’esteriore.
Due delle sue opere più recenti, Table Manners(2014-2015) e Prayer Warriors (2015), rievocano magnifiche e coinvolgenti storie di sostentamento e sopravvivenza, sia fisici che spirituali. Il pubblico è invitato a prendere parte al dibattito sulla performance; il melodramma sullo schermo e in galleria e il rapporto fra ambientalismo e arte contemporanea.