Wired Magic – Regionale 22 è una mostra di gruppo allestita nel contesto della Regionale, una cooperazione annuale attraverso i confini che prevede la collaborazione di 19 istituzioni tra Germania, Francia e Svizzera e si concentra sulla produzione artistica in questi tre Paesi.
La mostra Wired Magic (it. “Magia in collegamento”) pone l’accento sui rituali e sui metodi utilizzati dagli artisti per mettere in relazione il pensiero magico e altre forme di produzione di conoscenza con l’uso delle tecnologie moderne. L’esposizione invita il pubblico a mettere in discussione le sue stesse sensazioni e incoraggia a esplorare la realtà attraverso la tecnologia.
La conoscenza e i modi per produrla hanno sperimentato una trasformazione a partire dalla rivoluzione industriale. Se prima era racchiusa nei rituali arcaici e nelle pratiche curative, col tempo la conoscenza è divenuta un bene commerciale. Di conseguenza, ricevere un’istruzione e una conoscenza accademica era simbolo di potere e supremazia. Studi recenti in ambito antropologico e sociologico hanno dimostrato un rinnovato interesse per il ripristino di altri approcci per produrre conoscenza, tra i quali lo sciamanesimo e perfino la stregoneria, in quanto celebrazione della diversità nello studio del sé e della realtà.
Alcuni teorici, tra i quali l’attivista e scrittrice Starhawk, che indaga le culture locali e le pratiche magiche cancellate dal colonialismo, credono sia necessario applicare un processo di decolonizzazione della memoria di questi luoghi e queste pratiche attraverso la riscoperta del loro passato e delle loro culture. Altri ancora, tra cui Silvia Federici, ritengono che la trasformazione delle pratiche magiche e della stregoneria sia da attribuire allo sviluppo dell’ideologia capitalista e sottolineano che la stregoneria esemplifica il fenomeno più grande della formazione sociale e della produzione di classe. Ricercare e raccontare la storia della stregoneria, così come appropriarsi del pensiero magico da parte degli attivisti congiuntamente alle tecnologie, oggi vengono intesi come segni di resistenza alla capitalizzazione della conoscenza, come atti di rivolta contro il controllo delle aziende e la sorveglianza tecnologica.