Torna 1Metro sotto la metro, la mostra diffusa di arte interattiva metropolitana curata da Arianna Forte e organizzata da Fusolab 2.0 in collaborazione con ATAC e Flyer. Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022, curato dal Dipartimento Attività Culturali.
Sette opere interattive e di new media art esposte in cinque stazioni della Metro C di Roma per tre giorni, dal 10 al 12 dicembre 2021. Questi i numeri della seconda edizione, carrozza centrale di un progetto triennale che coinvolgerà in tutto 20 artisti e 15 “fermate” della terza metropolitana della capitale. La mostra, interamente gratuita, è aperta dalle 15 alle 21 per tutto il fine settimana. Le opere sono ospitate negli spazi delle stazioni non delimitati dai tornelli, pertanto non è necessario essere in possesso di biglietto o abbonamento Metrebus per fruire della manifestazione.
Le fermate e le installazioni
Mirti -> “Mixed-Feelings”: l’installazione interattiva dell’artista concettuale Filipe Vilas-Boas gioca in maniera poetica con le tecnologie di riconoscimento facciale. Ogni visitatore può creare la sua melodia modulando le tonalità attraverso l’espressione del proprio volto.
Gardenie -> “All Hail the Deepfake”: nella sua opera, il giovanissimo ricercatore in Tecnologie e Arti, Shaune Oosthuizen, propone una riflessione sul concetto di ‘verità’ ai tempi della manipolazione dei dati, della violazione della privacy e dei contenuti audiovisivi online.
Teano -> “OMMMM”: l’artista e ricercatrice in Arti Digitali Patricia J. Reis gioca con la tecnologia per espandere e stimolare le percezioni corporee nello spettatore attraverso una poltrona massaggiante che si attiva con la recitazione dei mantra Om e Am.
Teano -> “Sensible”: l’installazione, parte della ricerca sul rapporto tra spazio virtuale e fisico del media artist olandese Bram Snijders (collettivo DEFRAME), emette uno sfrigolio mesmerico di luce e suono quando oggetti o persone si trovano nelle coordinate della sua soglia_virtuale.
Teano -> “Quick Fix”: l’artista e speaker Dries Depoorter propone un’installazione interattiva che offre una soluzione molto rapida ed efficace per un problema che affligge molti “social addicted”: un distributore automatico di like e follower per diventare popolari sui social network.
Pigneto -> “Chat with a stranger” è l’installazione site specific del sound artist pugliese Pier Alfeo, progettata espressamente per la seconda edizione di 1MSM. L’opera riflette su quell’assenza di comunicazione e disindividualizzazione che è tipica dei non luoghi, come lo è appunto la metropolitana, invitando il visitatore a diventare parte di una conversazione aperta e condivisa tra sconosciuti che a sua volta genera dei metaforici contenuti audio-video.
S. Giovanni -> “Do ut das – Distributore Automatico Storie”: dopo il grande successo della prima edizione, torna la GUEST installation pensata e realizzata ad hoc per Atac dal misterioso collettivo Tamara Ceddi che, in collaborazione con I Poeti der Trullo e il loro Metroromanticismo, stampa una poesia in cambio di ogni BIT usato che viene inserito in quella che sembra una particolarissima “macchinetta” per i biglietti.
«Le opere di questa seconda edizione, ognuna da un suo punto di vista, sono spunti critici – ironici, poetici, intimi o giocosi – sul nostro rapporto con le tecnologie digitali, entrate a far parte della nostra quotidianità in maniera ancora più intima e strutturale in questo particolare e complesso periodo storico.»
Arianna Forte, Curatrice Mostra “1Metro sotto la metro”
1M sotto la metro è un’esperienza immersiva, pensata per coinvolgere il pubblico “di passaggio”, che diventa finalmente protagonista di uno spazio attraversato distrattamente tutti i giorni senza mai essere veramente vissuto. Le stazioni della Metro C diventano così porte dimensionali e le opere in mostra sono passaggi che conducono a nuovi punti di vista sul mondo e a nuove fermate dell’immaginario.
Prossima fermata? 1M sotto la metro