Venerdì 10 dicembre 2021 alle 19:30, Patrick Lichty, Wade Wallerstein, e NeMe avranno il piacere di invitarvi al NeMe Arts Centre, per l’inaugurazione della mostra Through the Mesh: Media, Borders e Firewalls.
Fin dalla creazione del Pony Express nei Khanati Mongoli, le reti di comunicazione rappresentano una efficace risorsa di potere politico e sociale. Marshall McLuhan aveva previsto il “Villaggio Globale”, dove la perdita della propria identità può condurre alla violenza, dove ognuno diventa parte integrante negli affari di tutti gli altri (attraverso social media, ‘Cancel Culture’, eccetera), dove gli artisti sono i pionieri della tecnologia. Viceversa, Jean Baudrillard afferma in La trasparenza del male che il significante diventa il contrario di sé stesso: la politica diventa intrattenimento, lo sport diventa politica, la pubblicità diventa ossessione, in quanto la natura della realtà si disperde nella natura diffusa nelle reti di controllo deleuziano (da Deleuze, filosofo francese). Le sfere del potere dell’informazione si scontrano con la biopolitica (intesa come stato nazione), intere nazioni abbandonano il cyberspazio come grandi navi Madre, e piattaforme come Meta assumono gradi di potere equivalenti agli stati feudali di fronte ad esse. Mentre l’umanità è schiacciata e stratificata dalla pandemia COVID, costretta alle migrazioni a causa dei cambiamenti climatici, e manipolata da giochi autoritari di scacchi geopolitici e informatici, sono rimaste ancora mosse per l’umanità oppure è la fine dei giochi?
Questa mostra rappresenta il lavoro di artisti che inizialmente hanno cominciato ad analizzare lo spazio culturale delle reti di comunicazione, biopolitiche e informatiche; chi lo sfida o lo blocca.
Questi lavori considerano le reti elettroniche come scopofiliche e performative, i sistemi asimmetrici di potere che esse creano, e gli usi positivi delle tecnologie “darkside”. Queste aree di indagine aprono le archeologie dei media della rete panottica, delle sue modalità, e degli spazi di criticità, umorismo e progressismo. Dai tempi della Guerra Fredda, durante la quale la “rete” fu creata per garantire la comunicazione, Through the Mesh: Media, Borders, e Firewalls prende in considerazione le condizioni del panorama contemporaneo e propone strategie progressiste per il futuro.
Gli elementi della mostra comprendono azioni interattive per il discorso pubblico, una serie di posizioni sulle nozioni di network, il modo in cui riconfigurano le relazioni di potere globale, e le persone dietro molteplici confini. Si spera che il progetto, attraverso la mostra, le conferenze e gli interventi possa creare dialoghi utili su come il panorama informatico sia promettente e rischioso non solo per le ecologie fisiche/informatiche ma anche per l’intera umanità.