Kalashnikovv Gallery -Johannesburg (Sudafrica)
4-23/02/2023

La School of the Arts dell’Università di Pretoria (UP) è lieta di annunciare la mostra personale Things appear and disappear di Johan Thom alla Kalashnikovv Gallery, Johannesburg, in Sudafrica, dal 4 al 23 febbraio 2023.

Per la sua mostra personale Things appear and disappear, l’artista Johan Thom utilizza l’esperienza personale della perdita per esplorare questioni più ampie di memoria, violenza e morte in un contesto (sud) africano. L’artista presenta una nuova serie di opere, tra cui un’installazione video a tre canali, disegni basati sui processi e un’installazione scultorea performativa.

L’installazione scultorea centrale, Time after time (2023), presenta un mattone e la replica in bronzo di un teschio umano automatizzati meccanicamente per oscillare attraverso lo spazio della galleria con un movimento circolare: il teschio in senso orario e il mattone in senso antiorario. Gli oggetti riempiono la stanza mentre fluttuano nell’aria, quasi scontrandosi mentre si incrociano. Questo concetto formale mette in moto una serie di associazioni concettuali con il passare del tempo, il progresso e la sempre presente realtà di violenza e morte in Sudafrica. Gli innumerevoli ricordi di perdite, violenze e traumi storicamente inscritti nei corpi umani diventano un deposito dormiente di energia che potrebbe ancora essere liberata nel mondo. Durante la mostra, Thom entrerà nell’installazione scultorea nell’ambito di una serie di performance dal vivo o “miracoli minori”.

Thom presenta anche una delicata serie di disegni basati sui processi che hanno come soggetto il teschio umano. L’artista impiega un’ampia gamma di tecniche di marcatura, tra cui impronte corporee, collage e marchi disegnati e la stratificazione di più materiali (pittura per lavagna, terreno, gesso per costruttori, ossidi, ramoscelli e foglie, carbone e ceneri bruciate). Insieme, queste superfici e marchi materiali stratificati generano rappresentazioni artistiche del teschio umano che, da lontano, appaiono quasi eteree e spettrali, proprio come fossero radiografie.

L’artista, infine, presenta Autportrait (2022), un’installazione video a tre canali che descrive in dettaglio la sua interazione performativa e corporea con tre oggetti: un teschio umano, uno degli abiti preferiti della sua defunta madre e la pelle di un uccello turaco di Livingstone (circa 1872). Thom afferma: “Uno dei ricordi più vividi che ho di mia madre è una sua fotografia da bambina, in piedi in qualche modo con entrambi i piedi sulla mano sinistra tesa di mio nonno. Pur se immobile, in quel momento, appare comunque in un equilibrio precario tra le forze di gravità e luce, di giovinezza e vecchiaia e quella di cura umana e gioiosa spensieratezza”. La fotografia funge da spunto per un’indagine artistica più approfondita sulla poetica e la mnemonica della morte e della perdita.


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