Ne Le parole e le cose (The Order of Things: An Archaeology of the Human Sciences) pubblicato da Michel Foucault nel 1966, l’autore esamina la storia per intraprendere uno studio archeologico della conoscenza e giunge a una conclusione inquietante: “la fine dell’Uomo” (la fin de l’Homme). Dichiarò che “l’uomo” era un’idea creata mezzo secolo prima e che presto sarebbe scomparso: “Da qui tutte le chimere dei nuovi umanesimi, tutte le facili soluzioni di “un‘antropologia” intesa come riflessione universale… È confortante…pensare che l’uomo è solo un’invenzione recente…e che scomparirà di nuovo… Si può certamente scommettere che l’uomo verrà cancellato, come un viso disegnato sulla sabbia in riva al mare”.
Nel suo libro Technics and Time, 1: The Fault of Epimetheus, il filosofo francese Bernard Stiegler esamina in modo sistematico il mito di Epimeteo, descrivendo la mancanza originaria dell’umanità: gli esseri umani sono solo ciò che producono. Stiegler ha infatti dichiarato che gli esseri umani si sono evoluti attraverso la tecnologia e non tramite un’evoluzione biologica graduale. Questo processo di manifesta umanizzazione implica che gli esseri umani siano una forma di vita tecnologica.
Nel 2002 Natasha Vita-More postò su un forum online ospitato dal futurista Ray Kurzweil un design concettuale che prevedeva il futuro corpo umano e lo chiamò Primo 3M+. Il suo design aveva come obiettivo la super longevità. Dichiarò che la biotecnologia e l’intelligenza artificiale avrebbero fornito al corpo uno stile moderno, una performance prolungata e caratteristiche come un metacervello personalizzato e un sistema di comunicazione spinale dotato di nanoingegneria e guidato tramite IA… Primo si prospettava come il prototipo di un corpo futuro personalizzabile, variabile e aggiornabile, completato da sensi aumentati.
In quest’epoca mediata dalla tecnologia e fondata sul ricorso all’industria tecnologica, la progressione della storia dà l’impressione di essere un’accozzaglia confusa. L’umanità ha creato molteplici tecnologie, ognuna più complessa della precedente, dai cyborg e le modificazioni genetiche ai sistemi corporei digitalizzati e alle reti informative di entità incorporee. La nuova tecnologia del XXI secolo non solo ha decostruito il soggetto umano, facendo perdere all’umanità la sua posizione centrale, ma ha consegnato il potere agli algoritmi, alla biotecnologia e all’intelligenza artificiale, mostrando una proiezione del post-umano terrificante e sconfortante.
Questa generazione di artisti ha percepito l’attuale stato di cambiamento caotico e indeterminato e si è quindi spostata verso le nuove tecnologie. Tutte le installazioni della mostra sono basate sull’idea di fondo del tecno-animismo e rievocano in un costante crescendo l’influenza delle principali premesse del post-umanesimo. Queste idee includono corpi protesici e virtuali come le forme digitali di Second Life, reti di sistemi economici informatizzati generati da algoritmi ad alta velocità, e la catena di connessioni che unisce le persone agli oggetti e alle altre specie.
Se oggi la tecnologia ha il ruolo di esorcista e “ottimizza” completamente l’umanità, esisterà ancora la “natura umana” intesa nel senso tradizionale? Se immaginiamo una situazione in cui gli esseri umani sostituiscono tutti gli organi dei loro corpi con dispositivi artificiali, ci sarebbe una differenza reale tra questi cyborg modificati e gli “esseri umani puri”? In altre parole, se la tecnologia sostituisse Dio, il concetto di creazione divina crollerebbe?
“L’Esorcista Moderno” fonde oggetti, suoni e immagini, tra cui display statici ed esibizione dal vivo: Yin-Ju Chen, Kate Cooper, Cécile B. Evans, Sidsel Meineche Hansen, Pakui Hardware, Po-Chih Huang, Stefan Kaegi / Rimini Protokoll, Lawrence Liu, Su-Yuan Wu, Slow Geng and the M-Exo Con Production Committee interpreteranno collettivamente le nuove posizioni privilegiate dell’estetica interdisciplinare. La mostra riflette sul significato di post-umanità per interrogarsi su alcune domande piuttosto che opporsi a forme di vita umana o artificiale.
L’Esorcista Moderno sarà presentato al pianterreno del Taipei Fine Arts Museum, dal 27 novembre 2021 al 6 marzo 2022. Per ulteriori informazioni visitare il sito ufficiale del TFAM o Facebook.