L’arebyte Gallery presenta, a partire da venerdi` 10 Giugno 2021, tender spots in hard code…, la prima mostra personale di Kate Frances Lingard, artista emergente di Glasgow. Kate è la finalista del 2020 del programma annuale di sviluppo dei giovani artisti della galleria, hotel generation. Il programma fa da mentore alla prossima generazione di artisti digitali del Regno Unito che risiedono fuori Londra, durante le prime fasi critiche della carriera artistica.
Esplorando il ruolo della cura nella società, la mostra interattiva sfrutta le idee di gioco per scomporre le strutture sociopolitiche che riguardano il modo in cui ci occupiamo di noi stessi e degli altri. La cura e il suo lavoro sono stati sistematicamente sottovalutati e limitati dalla distribuzione e dalla gestione delle risorse economiche. L’enfasi popolare sulla cura come impegno individuale cancella la necessità di interdipendenza e promuove la cura di sé rispetto a quella comune. La mostra sfida questa visione e punta a una comprensione della cura come attività collettiva, non solo per gli altri ma con gli altri.
Al centro della mostra, i visitatori ricevono un set di carte da gioco reinventate dall’artista e dai suoi collaboratori. Le immagini sulle carte usano metafore del corpo come portali ai beni comuni digitali, ai sistemi di blockchain e alle relazioni sociali che si formano al loro interno. I visitatori sono invitati a giocare in modo competitivo o cooperativo, entrambe le modalità rivelano varie alternative allo status quo e forniscono esperimenti di pensiero per riflettere in modo diverso sulle relazioni tra persone, oggetti e ideologie. Usando le carte come suggerimenti, i visitatori possono “leggere” il significato da queste e dai significanti, avviando delle conversazioni.
La mostra mira a dissolvere la versione secondo cui esiste un unico punto di vista privilegiato, e il valore, invece, proviene da metodologie collaborative. Impegnandosi nel gioco, i visitatori sono invitati a considerare come le regole che seguono generino priorità di attenzione, a ripensare il modo in cui si relazionano con l’altro giocatore, e a privilegiare un’etica della cura nella vita che va oltre i regni del gioco.
Ad accompagnare il gioco di carte c’è una collezione di web games, realizzati da artisti di pari livello, in risposta ai temi generali della mostra. I giochi ipertestuali permettono ai visitatori di scegliere il proprio destino cliccando sui collegamenti ipertestuali per rivelare una narrazione non lineare, parallela a tender spots in hard code… I vari elementi interattivi della mostra creano un patchwork di pensiero, prospettiva e conoscenza, offrendo a ogni visitatore un’esperienza unica.
Gli artisti invitati da Kate a realizzare opere per la mostra comprendono Emelia KerrBeal, Colm Guo-Lin Peare, Rebecca Gill, Leo Robinson, Benjamin Hall e Seren
Metcalfe.
Ogni anno hotel generation collega l’arebyte Gallery alle città del Regno Unito, collaborando con una galleria della città natale del finalista, per creare nuove reti e relazioni con altri spazi e scene digitali. Quest’anno tender spots in hard code… viaggerà fino alla David Dale Gallery di Glasgow, nell’estate 2021 (date da annunciare).