Serpentine Sackler Gallery - London
06 / 03 / 2018 - 20 / 05 / 2018

Questa primavera, Serpentine presenterà la prima personale europea dell’artista americana Sondra Perry (n.1986, Perth Amboy, New Jersey), che esplora l’intersezione dell’identità nera, della cultura digitale e delle strutture di potere attraverso video, media, installazioni e performance.

Perry lavora sulla negritudine, la femminilità nera e il patrimonio afroamericano, prendendo spesso come punto di partenza la sua storia personale. L’utilizzo di strumenti digitali e materiali, che vanno dalla tecnologia blue screen e avatar 3D ai filmati trovati su internet, riflette su queste modalità di rappresentazione e sull’astrazione dell’identità nera nell’arte e nei media.

Perry ha dichiarato: “Sono interessata alla negritudine come tecnologia, che cambia e si adatta, sotto la costante sorveglianza e oppressione della gente di colore che passa per la diaspora del 1600. Non esiste il vedere senza mediazioni”. Questa mostra porta avanti l’interesse della Serpentine per la pratica di Perry, dopo la fortunata performance per Park Nights 2016, nell’ambito di un reading dei poeti americani Fred Moten ed Eileen Myles.

Perry è impegnata nella neutralità della rete e nei concetti di produzione e azione collettiva, e si serve di software open source per modificare il suo lavoro e concederlo in prestito digitale per l’utilizzo in gallerie e aule, rendendo inoltre tutti i suoi video disponibili gratuitamente online.

Questo principio di libero accesso nella pratica di Perry mira a privilegiare la vita dei neri, a democratizzare l’accesso all’arte e alla cultura, e ad offrire una piattaforma critica che si differenzi dalla rappresentazione della negritudine fornita dai media.

Utilizzando le immagini virali delle morti dei neri negli Stati Uniti, sensazionalizzate e oggetto di meme ampiamente diffusi, Perry vuole (ri)vendicare questo spazio digitale mettendo in primo piano nel suo lavoro l’uso delle tecnologie.

Una nuova installazione site-specific alla Serpentine Sackler Gallery includerà opere già note di Perry, tra cui Graft and Ash for a Three-Monitor Workstation (2016), un avatar 3D dell’artista che mette in discussione l’attuale cultura della produttività e dell’efficienza, e Wet and Wavy Looks – Typhoon coming on (2016), che fa riferimento e altera digitalmente il dipinto del 1840 di JMW Turner, The Slave Ship.


http://sondraperry.com/

http://www.serpentinegalleries.org/