La mostra collettiva internazionale Radical Gaming presenta una selezione di artisti che indagano le strutture, le tecnologie e l’estetica dell’industria del gioco a livello globale.
Le loro opere sono in particolar modo caratterizzate da un approccio non convenzionale nell’utilizzo dell’immersione e dell’interazione inerenti ai videogiochi, di cui minano sovversivamente le narrazioni e gli stereotipi comuni.
Questa nuova generazione di artisti utilizza tecnologie contemporanee di programmazione dei giochi per creare esperienze di realtà virtuale e aumentata, ambienti immersivi, storie interattive e installazioni multimediali. Appropriandosi del mezzo ai fini della loro pratica artistica, creano prospettive alternative sulla costruzione dell’identità, sulle questioni di genere e sul cambiamento sociale. Il loro rifiuto di attenersi alla logica commerciale e ricreativa dei videogiochi, allestisce la scena per le loro opere progressiste, provocatorie e senza compromessi.
Mentre tutti gli artisti internazionali che partecipano alla mostra Radical Gaming hanno in comune la cultura digitale globale di oggi, loro presentano una sorprendente varietà di background culturali. Molte esponenti considerano il gioco ancora come un’attività puramente ricreativa e di evasione. Tuttavia, la mostra testimonia l’esistenza di una produzione di videogiochi che vanifica questo pregiudizio, poiché i suoi artisti contrastano sia le narrazioni tradizionali che le forme estetiche, invitandoci a immergerci in esperienze insolite, provocatorie e sempre avvincenti.
La mostra è curata da Boris Magrini ed è accompagnata dalla pubblicazione di un ampio catalogo che documenta le opere esposte e presenta contributi scientifici attuali. È previsto anche un ampio programma di eventi e attività educative.