MUSEION of Modern and Contemporary Art - Bolzano
02 / 06 / 2016 –11 / 09 / 2016

Museion presenta la prima mostra personale in Italia dell’artista Korakrit Arunanondchai (Bangkok, 1986). Sotto la guida di Buddha, ma anche di quella di Steve Jobs, la pratica multidisciplinare dell’artista, comprende cinema, fotografia, installazioni e performance, mescolando liberamente passato-presente, fantasia- realtà, scienza e spiritualità.

L’opera esplora la ricezione della Storia dell’arte occidentale, ma soprattutto della memoria – individuale e collettiva – nell’era delle comunicazioni digitali. La sua prospettiva è quella di un nativo digitale ed emigrato culturale, essendosi trasferito dalla Thailandia agli USA nel 2009.

Dopo aver studiato alla Islad School of Design (2009) e alla Columbia University (2012), Arunanondchai ha partecipato a numerose mostre collettive presso istituzioni quali ad esempio lo Sculpture Center di New York e l’ICA di Londra, inoltre ha tenuto mostre personali al Palais de Tokyo, a Parigi (2015), e al MoMA PS1 (New York, 2014). A parte la mostra al Museion, Korakrit Arunanondchai apparirà anche alla Biennale di Sydney (18 Marzo – 5 Giugno) e alla Biennale di Berlino (4 Giugno – 18 Settembre).

Korakrit Arunanondchai 2

La mostra ha inizio al piano terra del Museion con i tre grandi History Paintings, ossia dipinti su denim che l’artista ha realizzato in varie fasi, sovrapponendo il tessuto con una stampa digitale che lo mostra in un precedente stato di combustione. In questi lavori processuali, i riferimenti all’espressionismo astratto si mescolano con il modus operandi dell’arte digitale nei tempi di Photoshop – usati da un artista che ha imparato a dipingere con Microsoft Paint. Gli History Paintings, incorniciati ed esposti sulla parete, sono intervallati da una serie di installazioni simili a droni (maschere stampate in 3D con parti di droni).

Il tour continua con video e installazioni – tra cui diversi nuovi lavori – al quarto piano del museo. Qui l’artista crea un’esperienza intensa e coinvolgente: utilizzando filtri speciali, facciate in vetro e l’illuminazione a soffitto, l’intero spazio espositivo si colora di rosso, giallo e blu, i tre colori che Arunanondchai impiega nelle sue performance di body painting, ispirate alla boob painter del programma TV “Thailand’s got Talent”.

La mostra ruota attorno al video Painting with History in a Room Filled with People with Funny Names 3 proiettato su di una grande parete led al centro della stanza. Questo video è un epilogo della ricerca che Arunanondchai aveva iniziato nel 2012, e fa parte di una serie _ una specie di romanzo di formazione incentrato sul tirocinio di un pittore, The Denim Painter che è il doppio immaginario dell’artista. L’identità di questa figura è forgiata dalla globalizzazione, ma racchiude anche la realtà sociale e spirituale della Thailandia.

Korakrit Arunanondchai 3

Durante la visione del video, i visitatori sono invitati a rilassarsi su comodi cuscini in denim. La luce esterna, filtrata da pellicole colorate, si aggiunge all’esperienza immersiva che l’artista vuole regalare al pubblico.

La mostra presenta anche gli altri video della serie: Painting with History in a Room Filled with Men with Funny Names 1 e 2012–2555 (part 1 of the trilogy). Questi video oltre che avere una forte influenza futuristica, possiedono anche una controparte scultorea realizzata appositamente per le nuove opere esposte al Museion, come ad esempio Untitled (grounds). Avente un’impronta chiaramente sci-fi, esse sono esposte su pannelli verticali e sono formate da strati di diversi materiali e da frammenti di robot umanoidi,. La mostra presenta anche alcune nuove installazioni, create utilizzando l’assemblaggio e la combustione.

La mostra è a cura di Letizia Ragaglia. Sarà inoltre disponibile un catalogo in tre lingue (italiano / tedesco / inglese) con testi di Flora Katz e Letizia Ragaglia, e un intervento di Carol Yinghua Lu.


http://www.museion.it/

http://www.korakrit.com/