ZKM, Zentrum für Kunst und Medientechnologie - Karlsruhe
05 / 11 / 2016 – 12 / 03 / 2017

Frei Otto (1925-2015) è uno degli architetti tedeschi del XX secolo più innovativi e celebrati del mondo e ricopre un ruolo centrale nella formazione della cultura nello stato federale di Baden-Württemberg. Nel mese di Marzo dello scorso anno, come riconoscimento per il suo lavoro, è stato insignito del Premio Nobel per l’Architettura, il Premio Pritzker, il massimo riconoscimento nel campo. Per l’occasione, la Südwestdeutsches Archiv für Architektur und Ingenieurbau (saai) e la Wüstenrot Foundation, in collaborazione con ZKM, hanno lanciato quella che, a tutt’oggi, è la più grande mostra di Frei Otto.

La mostra presenta progetti conosciuti e non. Il materiale in mostra comprende più di 200 modellini, oggetti, strumenti (anche musicali), più di 1000 fotografie, disegni, schizzi, planimetrie, film e proiezioni di grandi dimensioni.

La mostra è disposta su quattro posizioni centrali che si estendono scenograficamente tra i due atrii, guidando i visitatori nel viaggio all’interno del vasto materiale di archivio che la Südwestdeutsches Archiv für Architektur und Ingenieurbau (saai) ha preparato appositamente per questo evento.

Frei Otto e i modelli di paesaggio

Ogni modello è classificato in base alle dimensioni, al contenuto e alla sua storia, presentato su di una piattaforma della lunghezza di circa 50 metri. A supplemento di ulteriori lavori e immagini legati al contesto storico, tecnologico e costruttivo di progetti e modelli individuali, vi sono idee originarie e dei piccoli videoterminali. In questo modo, l’elemento di dubbio e la continuità estetica dei processi mentali di Frei Otto diventano visibili. I visitatori hanno l’impressione di fluttuare in un “armadio orizzontale pieno di meraviglie”.

Frei Otto e l’archivio aperto

Un elemento essenziale della mostra è “l’archivio aperto” costituito da 18 enormi scaffali di archiviazione che circondano entrambi i cortili e che conferiscono stabilità scenica all’esposizione. In base alla selezione di progetti, foto, libri e riproduzioni, i visitatori vengono guidati tra le tappe più significative della vita di Frei Otto – il centro di sviluppo per una costruzione leggera di Berlino, l’istituto famoso in tutto il mondo per le strutture superficiali leggere a Stoccarda e il suo studio a Warmbronn fino ad arrivare a progetti pioneristici come il Padiglione Tedesco per l’Expo del 1967, la Multihalle Mannheim e i primi studi per Stuttgart 21. Gli scaffali di archiviazione di forma circolare funzionano sia come deposito a vista liberamente accessibile sia come luogo di conoscenza tra la presentazione e la memoria.

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Frei Otto e il cosmo

Nel corso della sua vita, Frei Otto ha collezionato e classificato immagini di strutture naturali che fungevano per lui sia come fonte d’ispirazione e libera associazione sia come spinta all’investigazione. Qui il fulcro della questione è che Frei Otto ha riconosciuto il modello naturale da seguire e ha cercato di applicarlo all’architettura e all’ingegneria civile. Presso le 18 piattaforme poste sui banchi da lavoro di Frei Otto a Warmbronn, ai visitatori è data la possibilità di studiare immagini di studi ed eventi naturali, ragnatele, strutture di sabbia e bolle di sapone. Davanti a loro si apre uno scenario complesso che permette di penetrare nell’universo poetico e scientifico del pensiero di Frei Otto.

Frei Otto e la proiezione

La potenzialità innovativa di Frei Otto si fonda sulla multidisciplinarietà dei suoi processi mentali tra architettura, tecnologia, scienza e società. L’immaginario tecnologico e la dimensione mediatica svolgono un ruolo essenziale in questo contesto, e in una proiezione di più di 25 metri, è proprio uno scenario estetico e mediano a veicolare tale processo mentale.


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