Guggenheim Bilbao - Bilbao, Spain
24 / 06 / 2021 - 24 / 10 / 2021

Dal 24 giugno al 24 ottobre 2021, il Guggenheim Museum Bilbao presenta Cecilia Bengolea: Animations in Water, la seconda mostra del 2021 nella galleria Film & Video, uno spazio che il Museo dedica alle opere chiave della videoarte, del cinema e dei linguaggi artistici associati all’immagine in movimento.

Cecilia Bengolea (1979, Buenos Aires) è un’artista multidisciplinare che fonde nella sua pratica il video, la coreografia e la scultura. Nella sua ricerca, Bengolea esplora forme di danza popolare che combinano elementi contemporanei e arcaici, dando luogo a continue ridefinizioni del concetto di figurazione. Seguendo il filo conduttore dei flussi d’acqua e di movimento, questa mostra presenta una selezione di opere in cui la riflessione dell’artista sulla danza, l’interazione sensoriale tra l’interiorità del corpo e l’ambiente circostante, così come le relazioni ritmiche delle comunità sociali e della natura, si manifestano criticamente attraverso il linguaggio coreografico.

Animations in Water riunisce tre pezzi recenti che sono rappresentativi dell’approccio singolare dell’artista alla scultura video – una comprensione delle immagini in movimento come agenzie corporee che operano liberamente nello spazio espositivo. L’ambiguo concetto di animazione si riferisce sia al movimento realistico delle figure cinematografiche sia all’idea più antica di dare vita all’artificiale e movimento a ciò che è inerte. L’anima – come anima, respiro o energia vitale di un corpo – è profondamente connessa nel lavoro di Bengolea alle capacità conduttive degli organismi viventi, mentre la musica appare come la forza contagiosa dell’animazione. Nel loro potenziale inesauribile di trasformarsi, mutare e imitare gli altri, gli esseri animati si identificano con l’elemento dell’acqua e la sua infinita plasticità.

La recente produzione Lightning Dance (2018), come molti dei progetti di Bengolea, è basata su una profonda collaborazione tra l’artista e i performer presenti, e in particolare gli artisti di dancehall Craig Black Eagle e Oshane Overload Shankaz. L’opera, una videoproiezione monocanale in bianco e nero, studia l’influenza dell’elettricità atmosferica sul comportamento e l’immaginazione. Appartiene a una serie di opere create da Bengolea intorno alla cultura di dancehall – oggi un fenomeno globale che ispira molti sottogeneri e stili nella musica pop e nella danza. La dancehall non è solo una forma insolitamente ricca di espressione coreografica, ma anche un rituale quotidiano che conferisce poteri curativi e auto-intensivi a chi la pratica.

Tormentato da una tensione interpretativa come il vento in una tempesta, il crescendo latente della colonna sonora è accompagnato da sequenze esplosive di balli di gruppo coreografati ai lati della strada. Lightning Dance presenta l’intreccio costante di energie musicali e ambientali come uno shock imminente: i tuoni e le percussioni, piuttosto ovattati, sono in sincronia come parte di un ambiente sonoro unico, dove il silenzio può essere sentito anche fisicamente.

L’esposizione d’effetto di quest’opera iconica è affiancata da due animazioni digitali, Bestiaire (2019) e Favorite Positions (2018). Utilizzando immagini simili a ologrammi, l’artista visualizza le trasformazioni fantastiche di un corpo in uno stato di cambiamento perpetuo. Bestiaire prende ispirazione dalle descrizioni trovate nel Libro degli esseri immaginari di Jorge Luis Borges, dopo il quale l’artista ha analizzato il proprio corpo mentre si trasformava in una panoplia di creature fantastiche. Invece la video scultura Favorite Positions evoca lo spirito del polipo per suggerire un corpo senza confini – una creatura completamente liquida e incredibilmente sensibile la cui intelligenza è decentralizzata e multipla, e i cui movimenti passano liberamente dal dentro al fuori, dall’ambiente al sé.

From June 24 to October 24, 2021, the Guggenheim Museum Bilbao will be presenting Cecilia Bengolea: Animations in Water, the second exhibition of 2021 in the Film & Video gallery, a space that the Museum dedicates to key works in video art, film, and the artistic languages associated with the moving image.

Cecilia Bengolea (b. 1979, Buenos Aires) is a multidisciplinary artist whose practice merges video, choreography, and sculpture. In her research, Bengolea explores forms of popular dance combining contemporary and archaic elements, giving way to constant redefinitions of the concept of figuration. Following the thread of water and movement flows, this exhibition presents a selection of works where the artist’s reflection on dance, the sensorial interplay between the body’s interiority and its surroundings, as well as the rhythmical relations of social communities and nature, critically manifest through the choreographic language.

Animations in Water gathers three recent pieces that are representative of the artist’s singular approach to video sculpture—an understanding of moving images as corporeal agencies freely operating in the exhibition space. The ambiguous concept of animation relates both to the life-like motion of cinematic figures and the more ancient idea of breathing life into the artificial and motion into what is inert. The anima—as soul, breath, or vital energy of a body—is deeply connected in Bengolea’s work to the conductive capabilities of living organisms, while music appears as the contagious force of animation. In their inexhaustible potential to transform, mutate, and mimic others, animated beings identify with the element of water and its endless plasticity.

The recent production Lightning Dance (2018) is, as many of Bengolea’s projects, based on a profound collaboration between the artist and the featured performers, and particularly dancehall artists Craig Black Eagle and Oshane Overload Shankaz. The piece, a single-channel video projection in black and white, investigates the influence of atmospheric electricity on behavior and the imagination. It belongs to an ongoing series of works developed by Bengolea around dancehall culture—now a global phenomenon inspiring many subgenres and styles in pop music and dance. Not only is dancehall an unusually rich form of choreographic expression, but it is also a daily ritual conferring healing, self-amplifying powers to its practitioners. Haunted by performative tension like stormy air, the soundtrack’s latent crescendo is accompanied by explosive sequences of choreographed group dancing on road sides. Lightning Dance presents the constant intertwining of musical and environmental energies as an imminent shock: somewhat muffled, thunder and percussion are synchronized as part of a unique sound environment where silence can also be physically felt.

The impactful display of this iconic work is joined by two digital animations, Bestiaire (2019) and Favorite Positions (2018). Using hologram-like imagery, the artist visualizes the fantastical transformations of a body in a state of perpetual change. Bestiaire takes inspiration from descriptions found in Jorge Luis Borges’s Book of Imaginary Beings, after which the artist scanned her body while morphing into a panoply of fantastic creatures. Meanwhile, the video sculpture Favorite Positions summons the octopus spirit to suggest a body without boundaries—a fully liquid and immensely sensitive creature whose intelligence is decentralized and multiple, and whose movements freely swap inside and outside, environment and self.


http://www.guggenheim-bilbao.eus