Dopo i contributi di Jeff Koons e John Baldessari, Cao Fei (nata nel 1978) è la più giovane artista, nonché la prima cinese, a creare una BMW Art Car. Usando la realtà aumentata e quella virtuale, la celebre artista multimediale cinese si affaccia al futuro dei trasporti: vetture a guida autonoma, macchine volanti e digitalizzazione. Sotto gli occhi di del dott. Ian Robertson, Membro of the Consiglio di Amministrazione di AG, e di centinaia di invitati, la BMW Art Car #18 è stata svelata al pubblico al Minsheng Art Museum di Pechino.
“Per me la luce è un‘espressione dei pensieri. Così come non possiamo misurare la velocità dei pensieri, #18 Art Car mette in dubbio la finitezza della mente umana. Stiamo entrando in una nuova era, in cui la mente controlla gli oggetti e i pensieri possono essere trasmessi, come nel caso dei veicoli senza pilota e dell’intelligenza artificiale. In quali comportamenti sta la chiave per aprire il portale della nuova era?” – Cao Fei
L’opera di Cao Fei è una riflessione sulla velocità del cambiamento, sulla tradizione e sul futuro in Cina. Con il progetto BMW Art Car, segue una traiettoria che si estende per un migliaio di anni, e, arrivando rapidamente fino al terzo millennio, rende omaggio all’antica saggezza spirituale dell’Asia. L’artista multimediale ha affrontato la BMW Art Car seguendo la sua tipica pratica artistica, cioè creando un universo parallelo. L’opera è composta da tre diverse parti: un video su una persona che pratica viaggi spirituali nel tempo, un’installazione di realtà aumentata che presenta particelle luminose colorate, a cui è possibile accedere attraverso un’app (parola chiave sull’App store: BMW Art Car #18) e l’auto da corsa BMW M6 GT3 nell’originale nero carbone. Rendendo omaggio alla struttura del telaio in fibra di carbonio, l’utilizzo olistico di un tipo di nero non riflettente rende possibile includere l’auto nelle possibilità del mondo digitale.
Sia l’implementazione del video che la realtà aumentata creano un’ambientazione di cui la M6 GT3 è parte essenziale. Nella parte video, un professionista esegue dei movimenti spirituali che si traducono in sequenze colorate di luci. Quando si utilizza l’app all’interno dell’abitacolo dell’auto, questi fasci di luce si convertono in un’istallazione di realtà aumentata che fluttua verso l’alto e intorno alla BMW M6 GT3. Questo discorso si rifà a tradizionali cerimonie spirituali molto diffuse in tutto il continente asiatico, in cui vengono benedetti nuovi oggetti come ad esempio le automobili, in questo caso con l’intenzione di portare fortuna alla macchina e al conducente. A un livello più ampio, gli elementi di luce riflettono ciò che gli occhi non possono vedere e che la mente non può immaginare.
La giuria del 18° BMW Art Car è così composta: Richard Armstrong, Solomon R. Guggenheim Museum; Chris Dercon, Tate Modern; Juan Gaitán, Museo Tamayo Arte Contemporáneo; Gabriele Horn, Biennale di Berlino; Udo Kittelmann, Nationalgalerie Staatliche Museen zu Berlin; Dr. Matthias Mühling, Städtische Galerie im Lenbachhaus; Hans-Ulrich Obrist, Serpentine Gallery; Shwetal A. Patel, Biennale di Kochi-Muziris; Beatrix Ruf, Stedelijk Museum; Bisi Silva, The Centre for Contemporary Art; Philip Tinari, Ullens Center for Contemporary Art and Adam D. Weinberg, Whitney Museum of American Art.
Durante l’estate, la sua installazione multimediale verrà esposta presso la BMW Experience Shanghai, centro del brand e di drive experience, prima delle prove della BMW M6 GT3 sul circuito del FIA GT World Cup a Macau, dal 17 al 19 novembre 2017. Un’esperienza virtuale del BMW Art Car sarà inoltre esposta all’UBS Forum durante la fiera Art Basel a Basilea, a giugno 2017