Blueprint Beijing, la mostra conclusiva della prima Biennale di Pechino (2022), curata da Ma Yansong e co-organizzata da MAD Architects, è stata inaugurata ufficialmente il 13 gennaio 2023.
Come sezione di architettura della Biennale di Pechino, Ma Yansong invita 20 tra i principali architetti e artisti partecipanti, provenienti da tutto il mondo, per presentare le loro idee con una varietà di mezzi di comunicazione, tra cui modellini architettonici, installazioni, fotografie e video. Inoltre, la mostra presenta otto architetti e collettivi che mostrano le loro idee visionarie attraverso archivi storici, oltre a presentare quattro film di fantascienza cinesi di importanza storica. Architetti di diverse regioni e generazioni hanno risposto alle domande del curatore riguardo al futuro e alla città di Pechino, per presentare infine la propria visione rispetto al tema. La mostra è una creazione collettiva la cui maggioranza delle opere è stata creata come commissioni specifiche per il luogo o riproduzioni adattate. Le opere in mostra trascendono la geografia e il tempo per scontrarsi, dialogare e avere un forte impatto con idee ed emozioni in modo da stimolare l’immaginazione dello spettatore riguardo il futuro della città.
“Il tema principale di Blueprint Beijing è il futuro. Una parte della mostra riguarda la Pechino del passato che tutti conoscono, e l’altra parte rappresenta la Pechino presente nell’immaginazione comune. Abbiamo giustapposto nello stesso spazio le opere di architetti con delle visioni idealistiche e un’immaginazione creativa riguardo città ed edifici con visioni storiche provenienti da tutto il mondo nel corso dell’ultimo secolo. Nonostante lo spazio non sia grande, il contenuto è molto denso, ricco e informativo. Anche l’inaugurazione di Blueprint Beijing nel 2023 è del tutto in linea con i contenuti della nostra mostra, perché il futuro deve essere pieno di immaginazione e di energia, un futuro più aperto e intrecciato reciprocamente.” – Ma Yansong.
Il progetto, in quanto strumento di un architetto, riguarda sia l’archivio della storia che l’immaginazione del futuro. I grandi architetti trasformano la realtà attraverso il pensiero visionario. Gli edifici rappresentano i pilastri principali e più duraturi all’interno della società umana, ed è fondamentale continuare a far valere il loro carattere pionieristico, affinché possano ispirare e contrastare l’ethos e la cultura di una città, una regione e una nazione. La storia è costituita dalla nostra immaginazione del futuro attraverso il passato. In questa mostra viene presentata una selezione di movimenti stimolanti, sviluppatisi a Pechino e in ogni parte del mondo, tutti che immaginano il futuro. Il progresso nell’urbanistica e nell’architettura nasce dall’immaginazione di una vita migliore. Il compito creativo di un architetto è quello di trovare una direzione nuova attraverso il confronto continuo e riuscire a destreggiarsi tra la tradizione e l’innovazione, il locale e il globale, l’individuale e il collettivo, la conservazione e lo sviluppo – è un esperimento che non finisce mai.
L’obiettivo a lungo termine della mostra è quello di creare una piattaforma per un dialogo aperto e internazionale nell’ambito delle professioni dell’urbanistica e dell’architettura, come monito a guardare al di là delle differenze e delle idee politiche. Al contempo, lo scopo è anche quello di creare spazio per ripensare il futuro della capitale cinese attraverso una strategia aperta, inclusiva e coinvolgente che unisce voci globali a talenti affermati ed emergenti. Nel capitolo conclusivo l’esposizione mostra una video installazione che presenta una sorta di manifesto, invitando i partecipanti a rispondere alla domanda su cosa collega il nostro passato al futuro, sulla questione dell’identità come architetto, sul futuro della professione e su ciò che Pechino rappresenta in questo contesto. Infine, l’installazione propone un dibattito come conclusione provocatoria alla mostra, con lo scopo di aprire il dialogo, sia a livello locale che internazionale, per una città più aperta, inclusiva e vivibile.
La mostra è aperta al pubblico dal 14 gennaio al 12 marzo 2023.