ZKM | Center for Art and Media Karlsruhe - Karlsruhe, Germany
18/ 12 / 2021 – 28 / 08 / 2022

Cosa succede quando un’intelligenza artificiale apprende da piante di cetrioli viventi? Perché i robot formano uno sciame nel momento in cui un umano passa loro vicino? Com’è vivere con l’uccello estinto Kaua’i ʻōʻō? Chi o cosa definisce ciò che ad oggi è in vita ora che intelligenza ed empatia non sono più appannaggio esclusivo degli umani? La mostra BioMedia è un invito a scoprire e discutere su possibili forme di coesistenza fra organismi (non)umani ed artificiali elaborati da parte di 60 artisti visionari. 

Per secoli, gli umani hanno cercato di simulare la vita attraverso le movenze delle macchine. Nel XXI secolo, le tecniche digitali e l’intelligenza artificiale hanno ampliato queste possibilità. La creazione e la gestione delle immagini digitali permettono al contenuto delle immagini di essere estremamente variabile, e fa in modo che i sistemi dei media si comportino sempre più come organismi naturali. Stanno emergendo “BioMedia” che determineranno il XXI secolo. Questa mostra offre un assaggio di queste innovazioni e cerca nuove concezioni e definizioni della vita – in particolare in maniera tempestiva alla luce delle minacce esistenziali per la vita sul nostro pianeta. 

In un periodo di minacce esistenziali per il nostro pianeta, la ricerca di nuove idee e definizioni della vita non è soltanto un impegno filosofico; adesso è una responsabilità verso la vita stessa.  Necessitano di essere scoperte nuove metodologie e ideologie per affrontare il problema su come la vita possa essere sostenuta in una comunità costituita da (non)umani ed entità tecnologiche – in particolare contro lo scenario della profonda crisi ecologica, delle estinzioni di massa, e delle catastrofi climatiche per opera dell’uomo. 

“Il diciannovesimo secolo è stato il secolo delle macchine in movimento, e il ventesimo è stato l’era dei media in movimento. Il ventunesimo secolo sarà invece l’era dei media biomimetici dai comportamenti realistici. La mostra BioMedia. L’Era dei Media dai Comportamenti Realistici offre un primo assaggio di ciò che verrà” – Peter Weibel, Direttore Artistico di ZKM. 

In aggiunta al movimento, i sistemi dei media simulano una varietà di aspetti della vita, dall’intelligenza all’empatia di organismi viventi. Sono i media che mostrano comportamenti antropomorfi che chiamiamo BioMedia o media biomimetici. 

La mostra approfondisce diverse forme di agenti ed ambienti artificiali, così come il loro comportamento e le interazioni con altre entità all’interno degli ecosistemi ibridi. Alcuni sistemi digitali, computerizzati o simulati virtualmente si sviluppano su uno schermo, mentre altri sono robot adattivi complessi presenti fisicamente nello spazio che mostrano comportamenti biomimetici come i meccanismi di ricerca, l’intelligenza dello sciame, l’autoconservazione e molto altro. Attraverso imprevedibili risposte agli stimoli, essi imitano, manifestano e simulano comportamenti realistici.

Le entità esposte, dal momento che manifestano la loro capacità di interagire sia tra loro sia con esseri umani e non-umani tramite immagini bidimensionali, oggetti tridimensionali e modelli quantistici multidimensionali, sollevano alcune questioni fondamentali circa l’autoconservazione di forme di vita inorganiche. Sistemi dinamici come questi, a metà tra scienza e arte, sono l’oggetto di osservazione della mostra, sia per delle possibili applicazioni alla vita reale sia per la loro capacità di delineare nuove prospettive in merito a problematiche contemporanee di una certa urgenza.

BioMedia fornisce nuove panoramiche sul potenziale rapporto di coesistenza tra forme di vita organiche e inorganiche. In tal modo vita organica ed entità artificiali non si escludono a vicenda. Invece di pensare solamente in termini di competizione o di esclusione reciproca, la mostra BioMedia propone rapporti immaginari con agenti artificiali, come dipendenza e coinvolgimento reciproci.

Inoltre, mantenendo un approccio biofilico che riconosce la diversità della vita presente sul nostro pianeta, BioMedia suggerisce che anche le forme di vita inorganiche, e non solo quelle organiche, debbano essere incluse nelle reti ecologiche e sociali. La mostra inoltre sfida le tassonomie proposte dalle scienze naturali e la rigida suddivisione dei diversi rami di scienza e arte. La comunità simpoetica (gr. sym “insieme” e poiesis “creare qualcosa dal nulla”) del futuro accoglierà le entità artificiali come parte integrante di un sistema di reti, relazioni e connessioni tra diverse discipline al fine di individuare problematiche urgenti e di avanzare soluzioni innovative. In una comunità simile, le entità artificiali potrebbero assumersi i ruoli mediatori, moderatori, programmatori, assistenti o supervisori.

Chi o cosa stabilisce e decide ciò che è vivo e ciò che possiede un’intelligenza? Stiamo semplicemente proiettando il nostro comportamento e la nostra mentalità su forme di vita inorganiche? In che modo umani ed entità artificiali coesistono oggi – e come cambierà questa coesistenza in futuro? Le forme di vita artificiali possono essere empatiche? Quali sono le domande etiche da porsi nell’era di BioMedia? Come evitare che le forme di vita artificiali riproducano anche i bias umani? Come far sì che progettazione e sviluppo di tecnologie siano più partecipativi? Sono esattamente queste le domande che la mostra BioMedia. L’Era dei Media dai Comportamenti Realistici sottolinea.

La mostra sarà accompagnata dall’apertura di Digiloglounge, la piattaforma di esposizione e discussione della rete di ricerca digilog@bw. Digitalizzazione in dialogo.


https://zkm.de/en/exhibition/2021/12/biomedia