National Taiwan Museum of Fine Arts – Taichung City (Taiwan)
5/11/2022-5/03/2023

La Biennale di Arte taiwanese 2022 – Amore e morte degli esseri senzienti arriva il 5 novembre. Vari programmi di performance introducono inedite prospettive per la Biennale.

Il protagonista del calendario dell’ottava edizione della “Biennale di Arte taiwanese” (d’ora in poi la Biennale), diretto dal Ministero della Cultura e svolto nel Museo Nazionale di Belle Arti del Taiwan (d’ora in poi NTMoFA dall’inglese National Taiwan Museum of Fine Arts), avrà la sua grande inaugurazione il 5 novembre. La Biennale invita il curatore Manray Hsu, famoso per le sue mostre di arte contemporanea sia internazionali che locali, e il co-curatore I-wen Chang specializzato in danza, e nella teoria cyborg e del corpo a formare il team curatoriale. Il titolo dell’esposizione, “Amore e morte degli esseri senzienti”, deriva da affascinanti versi di poesia; la mostra punta a ridefinire i rapporti umano-umano, umano-altre specie e umano-mondo nell’era digitale. La natura incerta e fluida portata dall’“essere senziente” probabilmente metterà alla prova l’ordine sociale complessivo o la visione storica progressista fornita nell’ambito della natura o della cultura, mediante cui i processi dinamici intrecciati tra le moderne tecnologie e l’ambiente possono essere compresi.

La Biennale di Arte taiwanese 2022 – Amore e morte degli esseri senzienti invita 32 gruppi di artisti e collettivi a rovesciare la storiografia del Taiwan in differenti contesti di soggettività, presentando il Paese al pubblico attraverso una prospettiva multiversale. I curatori hanno proposto quattro sotto-argomenti per la mostra, ovvero: “L’ecologia della tecnologia moderna – lo spazio perduto come metafora”, “Ri-tessitura del cosmo – la presenza della cultura indigena contemporanea”, “Il corpo come campo di battaglia – la disciplina della storia”, e “Amore e morte degli esseri senzienti – il ritorno dell’animismo”. Il collettivo e gli artisti partecipanti riflettono sul concetto curatoriale attraverso opere elettrizzanti; questa Biennale presenta oltre 17 opere del tutto inedite, con 8 opere dal vivo che rispondono nello specifico alle condizioni della Biennale e realizzate proprio per quest’ultima. Tra queste, sono presenti 6 gruppi di artisti indigeni, oltre a numerosi artisti i cui progetti ruotano intorno alla cultura indigena e al postcolonialismo, e alla luce dell’uguaglianza di genere, partecipano anche 13 artiste o direttrici artistiche. 

Saranno presentati 29 eventi e performance nel corso della mostra che durerà quattro mesi, tra cui numerosi forum di artisti, seminari a tema, e altre attività educative. Da segnalare Hsu Jung, premiata con il Golden Nica, Interactive Art + Prix Ars Electronica 2022, e l’artista colombiana Natalia Rivera, invitata a presentare la sua opera premiata Bi0Film.net: Resist like bacteria, appositamente per la Biennale. Inoltre, l’artista inviterà i partecipanti ai movimenti online in tutto il mondo per un workshop online, discutendo di interazione e cooperazione attraverso le tecniche online e i movimenti sociali globali insieme al pubblico del museo.

Liao Jen-yi, direttore del museo NTMoFA, afferma che la Biennale di Arte taiwanese 2022 ha accolto molte opere performative che vanno oltre gli archetipi del Museo. Oltre alle familiari opere d’arte visive, esistono varie modalità di performance come conferenze, discussioni, workshop, opere sonore/vocali, performance e arte performativa. In particolare, per la “svolta performativa” che, tra le altre questioni, si trova al centro della materia trattata, sono stati invitati molti ballerini e compagnie. Durante il periodo della mostra sono previste numerose performance e opere, tra cui l’installazione di arte sonora Lost Spaces Project, e una performance di parkour mai vista prima in un museo d’arte. Tutto ciò porta il museo statico a trasformarsi e a ballare.


https://2022taiwanbiennial.ntmofa.gov.tw/index-en.html