Il Liebieghaus Skulpturensammlung presenta un ospite speciale: William Kentridge (n. 1955) mette le sue opere in dialogo con la collezione del Frankfurt museum, che copre un arco di 5.000 anni. Concepita come una mostra onnicomprensiva che presenta più di 80 lavori e installazioni, William Kentridge. O Sentimental Machine presenta l’intera gamma delle opere dell’artista sudafricano.
Kentridge si è reso celebre a livello internazionale grazie a dipinti, film, produzioni teatrali e operistiche. La sua produzione artistica è principalmente interdisciplinare e coniuga diversi generi e media: ha tenuto mostre personali al Museum of Modern Art di New York, all’Albertina di Vienna, e al Louvre di Parigi, e produzioni teatrali presso la Metropolitan Opera di New York, la Scala di Milano, il Salzburg Festival, o Documenta.
La mostra, allestita da Sabine Theunissen e curata da Vinzenz Brinkmann e Kristin Schrader, occupa quasi tutte le sezioni e le sale del Liebieghaus Skulpturensammlung: dalla sua collezione di antiquariato e sale medievali allo studiolo della storica Villa Liebieg.
I visitatori sono invitati a misurarsi con un dialogo artistico che abbraccia l’intero museo, in cui le intenzioni estetiche, narrative e concettuali di Kentridge sono intimamente collegate alla collezione permanente del Liebieghaus.
Accanto a importanti lavori di gruppo come l’installazione The Refusal of Time (2012), presentata per la prima volta a Documenta 13, l’eponima installazione video O Sentimental Machine (2015), e il teatro in miniatura completamente automatico Black Box / Chambre Noire (2005), la mostra di Francoforte include nuove opere dell’artista, tra cui la serie di sculture di bronzo Lexicon (2017) o, in anteprima, la scultura cinetica Coffee Pot (2018).
William Kentridge ha realizzato anche nove disegni a inchiostro – sovrapposizioni di motivi del Liebieghaus – per il catalogo che accompagna la mostra. Dopo Jeff Koons. The Sculptor (2012), William Kentridge. O Sentimental Machine è il secondo intervento di un artista contemporaneo nella collezione del Liebieghaus. La mostra è stata resa possibile grazie all’Art Mentor Foundation Lucerne e al Kulturfonds Frankfurt RheinMain gGmbH.
“È una grande opportunità ospitare William Kentridge. Le sue opere instaurano un dialogo unico con i concetti etici, religiosi e politici dell’arte dall’antichità al XIX secolo, racchiusi nel nostro patrimonio. L’unione della nostra collezione e le sue sale alla produzione creativa di questo versatile artista crea un’atmosfera speciale. Tutti i sensi sono coinvolti.” afferma Philipp Demandt, direttore del Liebieghaus Skulpturensammlung.
La mostra si concentra sull’interesse fondamentale dell’artista per il fenomeno del movimento e la sua genesi materiale-meccanica e ottico-illusionista. A partire dai teatri automatici, che erano già molto richiesti nel mondo antico, fino alle anamorfosi rinascimentali e ai precursori degli apparecchi cinematografici del XIX secolo, le tecniche a cui Kentridge ritorna gettano un ponte su un lungo periodo temporale.
Tutto ciò si riflette nei disegni a carboncino, nelle opere scultoree, negli oggetti e nei film contraddistinti dall’andamento casuale, rapido e improvvisato tipico dell’artista. Il XIX secolo costituisce un secondo nucleo espositivo: esso si presta allo sviluppo di questioni riguardanti la definizione disumana di tempo e lavoro nell’era dell’industrializzazione – questioni che hanno pervaso il lavoro politico di William Kentridge sin dall’inizio.
Allo stesso tempo, in modo particolare le sue installazioni più recenti, che richiamano il concetto di Gesamtkunstwerk nella loro concatenazione di diversi mezzi artistici espressivi, entrano in un’affascinante relazione con l’architettura della villa di Heinrich von Liebieg e l’opulento storicismo della fine del XIX secolo che incarna.