Tabakalera è lieta di presentare le sue due mostre estive, che quest’anno sono dedicate a due artisti che esporranno per la prima volta le loro opere individualmente in Spagna: Uriel Orlow (Svizzera, 1973) e Jumana Manna (USA, 1987). Come negli anni precedenti, questi progetti adottano una visione dell’immagine in movimento nell’arte contemporanea considerando l’audiovisivo come strumento di espressione artistica e cinematografica.
C’è una sovrapposizione tra il lavoro degli artisti dovuto a interessi comuni. Nei loro progetti troviamo opere che trattano la botanica e la tassonomia come una metafora di rapporti di potere e l’archivio come elemento costruttivo per la produzione di narrazioni e sapere. Le opere dei due artisti studiano la tensione che si verifica tra la trasmissione di popolari e non ufficiali forme di trasmissione del sapere e la formalizzazione di questo sapere e la sua appropriazione dalle potenze durante la generazione di una storia o di un’eredità.
La mostra di Uriel Orlow si concentra su due nuclei, Theatrum Botanicum e Soil Affinities, sviluppati negli ultimi anni tra l’Europa e l’Africa. Entrambi i progetti considerano le piante come agenti attivi nelle storie e relazioni coloniali e post-coloniali. Sebbene vengano convenzionalmente considerate come appartenenti al mondo botanico, le piante non sono solo state cambiate dagli esseri umani nel corso della storia per il loro successivo sfruttamento, circolazione e commercializzazione, ma sono esse stesse fondamentali per la nostra comprensione del rapporto degli umani con la terra e la natura. Lavorando per mezzo di video, audio, fotografia e installazioni, Orlow offre una serie di modi in cui un approfondito studio di ricerca si unisce con fiction, drammatizzazione e sperimentazione.
Il lavoro artistico di Jumana Manna avviene principalmente all’interno del mondo del cinema e della scultura. Le sue opere recenti hanno esaminato le cancellature che accompagnano le pratiche di conservazione scientifica, mentre va oltre il falso binario del patrimonio puro e costante, contro l’accettazione della modernizzazione.
Mostrato in Spagna per la prima volta, questi progetti comprendono una serie di vasi antropomorfi chiamati la serie Muscle-Vase, due film intitolati A Magical Substance Flows Into Me, una rimessa in scena di un archivio musicale, e Wild Relatives sulla politica della banca dei semi fra Svalbard nell’Artico e il Libano. La combinazione dei suoi film e sculture dà vita a incontri viscerali e multistrato volti ad accrescere la consapevolezza dei visitatori del loro corpo, così come le strutture di potere che risiedono nelle trattazioni dell’opera. Questa mostra è stata sostenuta dal Goethe Institut.
Insieme alle mostre, Tabakalera celebra il IV International Film Seminar, che prende le due mostre come punto di partenza. Il seminario attinge un classico proveniente dalla storia del film-saggio, dal quale prende il titolo, e che adotterà come punto di partenza dal quale crescere: Toute la mémoire du monde, il film con cui, nel 1956, Alain Resnais (in collaborazione con Chris Marker) ha raffigurato l’immensa istituzione museale e deposito del sapere universale: la Bibliothèque Nationale de France a Parigi.
Link:
www.tabakalera.eu