Viviamo in un’epoca di contraddizioni caratterizzata da cambiamenti radicali. Lo sviluppo tecnologico avanza così rapidamente che abbiamo a malapena il tempo di riflettere su come stia influenzando la nostra vita. Si prevede che tra non molto l’intelligenza artificiale superi l’intelligenza umana, e si ritiene che la prima persona che vivrà fino a duecento anni sia già nata. Al tempo stesso, l’uomo è sulla buona strada per distruggere le condizioni di vita qui sulla Terra. Il nostro stile di vita contribuisce all’estinzione di piante e animali, mentre l’effetto serra sta rendendo inabitabili vaste aree del pianeta.
Guardando avanti per cercare di capire i cambiamenti in corso, ciò che accadrà a noi e alle prossime generazioni, provoca reazioni emotive – forse ora più che mai. Stiamo entrando in una nuova era di sfide che avranno conseguenze sia globali che locali, che riguarderanno sia intere società che singoli individui. Il punto di partenza della mostra Shapeshifters è questa fase di transizione, ed esplora la possibilità di utilizzare l’arte per cercare di dare un senso a ciò che ci aspetta. Quali concezioni abbiamo del futuro e come possiamo relazionarci con i cambiamenti che ci attendono?
Il nome della mostra, Shapeshifters (Mutaforma), è ispirato al mondo della mitologia: i mutaforma hanno la capacità di tramutarsi in esseri completamente diversi, cambiando sia la forma che gli attributi. Nei miti, gli dèi trasformano gli uomini in animali, piante e oggetti, spesso per punirli o per liberarli. Nel nostro tempo, non sono più gli dèi ad avere la responsabilità di plasmare e trasformare il mondo. Noi umani abbiamo preso il loro posto e le nostre azioni stanno ricreando il mondo, le società umane e noi stessi.
Le opere esposte in mostra sono state selezionate dalla collezione del Malmö Konstmuseum, e soprattutto dalla sua collezione di opere del nostro tempo. La mostra è stata resa possibile grazie a una serie di nuove acquisizioni. Inoltre, la mostra comprende alcune opere in prestito dagli artisti, dalle gallerie e dai collezionisti per offrire ulteriori prospettive.